Missione compiuta in casa Milan: centrata la linea degli under 25. La formazione di Marco Giampaolo è infatti la squadra più giovane della Serie A. I dati a confronto
Un Milan under 25, era questo il grande obiettivo della società rossonera e in particolare dell’amministratore delegato Ivan Gazidis. Tre mesi dopo l’avvio della nuova era, il verdetto è già chiaro: missione compiuta.
Come infatti sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il Milan è la squadra più giovane della Serie A con un’età media di 24 anni e 125 giorni. L’unica dell’intero campionato che scende sotto i venticinque.
Il mercato, del resto, ha seguito tale direttiva: Rafael Leão ha 20 anni, Theo Hernandez e Ismael Bennacer 21, Léo Duarte 23 e Rude Krunic e Ante Rebic hanno l’esperienza dei 25. Proprio il talento croato, l’ultimo rinforzo rossonero, rischia di essere il secondo più anziano dell’undici titolare, dietro al solo Suso classe 93.
Tuttavia – evidenzia il quotidiano – l’idea di rinnovamento scelta è stata probabilmente anche esasperata, in quanto se Paolo Maldini e Zvonimir Boban avessero potuto, il mix probabilmente sarebbe stato in realtà un altro: sempre impostato su questa linea, ma affiancando a tutti questi giovani almeno un paio di profili esperti.
Ad ammetterlo, del resto, è stato direttamente il Chief Football Officer del Milan dopo il gong finale dello scorso martedì: “Abbiamo tanti ragazzi, forse sarebbe stato un bene avere qualche esperto in più”. L’obiettivo per il mercato di gennaio – rivela la rosea – è quindi già segnato.
Un Milan fin troppo giovane per l’obiettivo Champions?
Nel frattempo quella di Marco Giampaolo è la squadra più giovane della Serie A, seguita da Fiorentina, Sassuolo, Udinese, Verona e Brescia. Tra le big, è la Roma la compagine che più si avvicina al Diavolo, ma resta comunque distante un paio di anni con una media di 26 e 151. La Lazio detiene invece un 28 e 37, mentre l’Inter 27 anni e 329 giorni.
Bisogna solo stare attenti alle controindicazioni di un organico così giovane. Anche perché metà dei sei acquisti estivi sono al primo anno in Serie A, e in pochissimi hanno una certa esperienza internazionale. Lo stesso Giampaolo è alla prima esperienza sulla panchina di una squadra tanto ambiziosa. La gioventù è un vantaggio per chi vuol costruirsi in casa una squadra competitiva, ma al contempo anche uno svantaggio per chi vuole tutto e subito.
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