Ecco i motivi per cui Angel Correa, fantasista argentino dell’Atletico Madrid, non è finito al Milan nonostante il pressing serrato dei rossoneri.
Il nome di Angel Correa per giorni è stato spesso accostato alle cronache del calciomercato Milan, visto che il talento classe ’95 era considerato il rinforzo ideale per l’attacco.
Il fantasista dell’Atletico Madrid alla fine della fiera è rimasto nella squadra spagnola, nonostante per giorni si sia vociferato, sia in Italia che in Spagna, di una sua partenza imminente, in particolare per le operazioni parallele in entrata che i ‘colchoneros‘ intendevano fare.
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Oggi il quotidiano spagnolo AS ha fornito la spiegazione del mancato approdo di Correa, che sembrava essere anche il rinforzo preferito del Milan e dei dirigenti Maldini e Boban.
In sintesi l’accordo tra Milan e Atletico non è mai stato raggiunto né vicino: gli iberici hanno continuato a chiedere minimo 50 milioni di euro per il cartellino, troppo per le casse dei rossoneri che speravano inizialmente di incassare qualcosa dalla cessione di André Silva al Monaco, poi saltata in extremis.
Il Milan ha proposto successivamente un prestito con diritto di riscatto per Correa, da valutare nella stagione a venire. Opzione non accettata dall’Atletico, che avrebbe accettato l’idea di veder partire l’argentino soltanto a titolo definitivo.
Inoltre la squadra di Diego Simone non è riuscita a chiudere gli acquisti in attacco né di Rodrigo del Valencia né del brasiliano Everton, così da decidere di trattenere in rosa Correa, molto stimato dal suo tecnico ma decisamente indietro nelle gerarchie.
Il Milan a quel punto, a poche ore dalla chiusura del mercato estivo, ha scelto di puntare tutto su Ante Rebic, dando addio definitivo all’ipotesi di portare a Milanello il tanto richiesto e chiacchierato ex San Lorenzo.
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