Fischio finale a San Siro per Milan-Brescia: risultato finale 1-0 per i rossoneri. Decisivo Hakan Calhanoglu nel primo tempo. Nel finale di match si poteva dilagare, tra un palo di Paquetà e un salvataggio sulla linea su tiro di Piatek partito dalla panchina.
PRIMO TEMPO – Inizia bene il Milan nei primi 45 minuti, manovrando con buona velocità e tanti movimenti senza palla. Già al minuto 12 arriva il gol del vantaggio rossonero con Hakan Calhanoglu, che su cross di destro (da destra) di Jesus Suso chiude con un colpo di testa preciso.
Al minuto 20′ Sabelli calcia male verso la porta, che diventa un’assist per Bisoli che si divora un gol già fatto. Al 25′ contropiede sciupato da Calhanoglu, mentre al 35′ arriva la grande parata di Gigio Donnarumma su tiro da fuori deviato da Rodriguez che poteva mettere fuori causa il 99 rossonero: perfetto il suo cambio di direzione e la conseguente respinta.
SECONDO TEMPO – Ritmi bassi nella ripresa, con il Milan che gestisce più che affondare con convinzione. Poche occasioni fino alla fase finale, dove i rossoneri hanno rischiato un paio di volte ma senza brividi clamorosi. Negli ultimi dieci minuti invece i rossoneri potevano segnare più di un gol: tanti contropiedi sciupati e tiri sfortunati.
Palo colpito da Lucas Paquetà e successivamente clamoroso salvataggio sulla linea di Krzysztof Piatek (subentrato dalla panchina). Altre occasioni anche per Franck Kessie e Fabio Borini. Il Milan ottiene una vittoria importante, che darà tempo e tranquillità per lavorare nelle prossime due settimane, approfittando della sosta per le nazionali. Primi 3 punti per i rossoneri di Mister Marco Giampaolo.
Milan-Brescia: tabellino, voti e pagelle
Marcatori: 12′ Calhanoglu (ass. Suso).
Ammoniti: Dessena, Cistana, André Silva, Bisoli, Calhanoglu, Tonali.
Espulsi: /
MILAN: Donnarumma 7; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bennacer, Calhanoglu; Suso, Castillejo; André Silva 6,5 (dal 60′ Piatek ).
Allenatore: Giampaolo.
BRESCIA: Joronen; Sabelli, Chancellor, Cistana, Martella 4 (dal 14′ Mateju ); Tonali, Bisoli, Dessena; Spalek 5,5 (dal 76′ Tremolada ); Donnarumma, Torregrossa 5 (dal 45′ Aye ).
Allenatore: Corini.
Milan-Brescia: le pagelle dei rossoneri
Donnarumma 7: la solita saracinesca, che non sbaglia mai quando la situazione è complicata. Bravo nel primo tempo in un cambio di direzione surreale visto in diretta, su tiro da destra deciato da Rodriguez. Nel secondo tempo mostra le sue capacità in uscita aerea, togliendo le castagne dal fuoco ai compagni.
Calabria 6,5: riscatta la prova scialba e negativa di Udine. Gioca semplice e fa le cose pulite. Qualche buona sovrapposizione nel primo tempo, meno nella ripresa anche se è sempre nella metà campo avversaria in pressing alto.
Musacchio 6,5: un paio di buoni interventi, soprattutto nella ripresa, ad intercettare le linee di passaggio avversarie. Fa il suo lavoro in costruzione.
Romagnoli 6,5: pulito in costruzione e in chiusura, deciso quando c’è da usare la forza contro l’attacco (comunque non attivissimo).
Rodriguez 6,5: bravo nella gestione di certe palle sporche, freddo nella scelta da fare verso i compagni. I limiti in zona offensiva ci sono e li conosciamo, ma fa bene il suo lavoro in fase difensiva e questo è importante.
Kessie 6,5: fisicamente riesce a sostenere i 90 minuti, anche se va detto che nel corso del match si prende qualche pausa. La solita imprecisione in zona gol nei contropiede è purtroppo nota, e anche oggi emerge negativamente quando nel finale si prepara alla grande alla conclusione, ma col mancino calcia altissimo.
Bennacer 7: esordio da titolare per l’algerino, che si piazza davanti la difesa e tappa i buchi lasciati dai compagni in copertura e mette le toppe sulle imprecisioni in costruzione dei suoi. Partita semplice, lineare, senza forzare la giocata. Giampaolo lo sta modellando.
Calhanoglu 7: la sblocca lui, di testa, su inserimento alla Bonaventura. Il turco ritrova la via del gol, ma resta impreciso nel calciare verso la porta con il suo destro. Gioca in una posizione intermedia, a volte da esterno a sinistra come fosse un quarto di centrocampo, altre volte stringe e prova a dare qualità alla manovra. Può fare ancora meglio, ma questo gol gli darà fiducia.
Suso 6,5: da trequartista viene spostato più sul centro-destra, e spesso torna nella sua posizione originale di esterno d’attacco. Suo l’assist al bacio per il gol di Calhanoglu, con il destro dopo aver saltato sull’esterno Martella. Assist a parte, non dà l’impressione di poter mettere in crisi la difesa avversaria: giocate prevedibili e non velocissime in certe situazioni. Ma ci sarà tempo per lavorare alla sua nuova (o semi-nuova) posizione.
Castillejo 6,5: corre e si dà da fare per tutto il tempo in cui resta in campo. Sbaglierà certe giocate, controlli o passaggi, ma ci mette cuore e impegno e questo va apprezzato. Gioca in una posizione comunque non sua, quindi anche per lui ci vorrà tempo per assimilare certi concetti. Premesso però che non è il titolarissimo, con Rafael Leao che scalpita dalla panchina (e eventuali nuovi acquisti delle ultimi 48H).
(Dall’80’ Borini 6: gioca nei tre d’attacco, va anche vicino al gol ma colpisce male in area).
André Silva 6,5: schierato a sopresa da titolare, il portoghese fa il suo lavoro senza far rimpiangere Giampaolo di averlo schierato. Un paio di buone giocate, preciso nei passaggi e bravo a smarcarsi. Può essere rivitalizzato nel caso restasse, ma attenzione agli ultimissimi giorni. Jorge Mendes continua a cercare club interessati al suo assistito.
(Dal 60′ Piatek 6: il suo tiro, salvato sulla linea, sfida le leggi della fisica. Una rotazione incredibile della sfera gli impedisce la gioia del primo gol stagionale. Ingresso in campo positivo, ma c’è tanto da lavorare sul suo posizionamento).
All. Giampaolo 6: prima gioia da allenatore del Milan, tre punti importanti guadagnati meritatamente con una prestazione buona anche se non eccelsa. Solo nel finale di ripresa i rossoneri hanno accelerato per trovare il raddoppio, anche se va detto che sono riusciti bene a gestire le forze. Ancora troppe sbavature difensive in fase di pressing e spazio lasciato alle spalle, ma si lavorerà quotidianamente risolvere queste e altre problematiche.