Milan, intervista ad Hakan Calhanoglu. Intervistato da SkySport, il numero 10 rossonero dribbla il mercato e commenta l’esordio di Udine e la nuova avventura con Marco Giampaolo
Milan, parla Hakan Calhanoglu. Intervenuto ai microfoni di Sky, il numero 10 rossonero si è espresso tra il debutto amaro di Udine e le varie indiscrezioni di mercato sul suo conto.
Si parte dal calcio giocato e dal passo falso all’esordio: “A Udine abbiamo sbagliato alcune cose, non attuando tutto ciò che il mister ci ha chiesto. L’Udinese poi ha giocato bene e ci ha chiuso centralmente, ma questa era solo la prima partita”, riferisce fiducioso il centrocampista rossonero.
Per quanto riguarda il mercato, invece, il 24enne ha commentato così le indiscrezioni che lo vorrebbero nel mirino di vari club stranieri e non solo: “Non capisco perché se ne sia parlato tanto. Se ne occupa il mio agente, io guardo solo al lavoro, al nuovo mister e un nuovo ruolo. Per fare bene le bisogna lavorare e ci vuole tempo”.
Da Gennaro Gattuso a Marco Giampaolo. Tornando al calcio giocato, si è passati da una filosofia a un’altra: “Il gioco ora è diverso – afferma Calhanoglu -, a Giampaolo piace giocare avanti e in verticale. Quando prendiamo la palla, vuole attaccare subito”.
Il numero 10, tuttavia, è fiduciosa ma evidenzia un fatto doveroso: serve tempo a questo Milan. Bisogna assimilare gli schemi e il credo del neo allenatore: “Siamo sulla buona strada, servirà ancora tempo per perfezionare il tutto ma il campo presto lo dimostrerà. In passato abbiamo avuto altre filosofie, ora siamo pronti a fare ciò che chiede l’allenatore e con la giusta mentalità. Ma servirà un po’ di tempo per capire bene questo nuovo modulo”.
E intanto si avvicina il debutto casalingo davanti a 50.000 spettatori: “San Siro è sempre bello, spero che faremo una buona partita davanti ai nostri tifosi”. La speranza è anche quella di recuperare il miglior Krzysztof Piatek, che Calhanoglu giustifica così: “A lui manca il gol, ne parliamo spesso. La gente scrive tante cose ma lui è un giocatore forte e ci sta non segnare ogni tanto, ma lui fa tutto per noi e viceversa”.
Obiettivo Champions League ma senza guardare troppo oltre: “Guardiamo partita dopo partita: pensiamo innanzitutto a noi e poi tutto il resto”, chiude il calciatore.
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