Giovanni Galeone consiglia Marco Giampaolo, attuale allenatore del Milan che si ritrova già al centro di critiche dopo la sconfitta con l’Udinese.
Marco Giampaolo sperava in un inizio migliore di avventura sulla panchina del Milan. La sconfitta contro l’Udinese, per come è venuta soprattutto, è stata una grossa delusione. I suoi giocatori non sono riusciti neppure a calciare in porta.
Giovanni Galeone ha avuto come vice proprio Giampaolo nella stagione 2000-2001 a Pescara e alla Gazzetta dello Sport ha confessato la delusione per l’esordio del suo amico a Udine: «Sono rimasto molto male, non lo nascondo. Ero a Udine ma ho preferito non andare allo stadio né a trovare Marco, avevo il terrore di portare sfortuna. È stato un brutto esordio, poco da dire, ma le sue partenze sono tutte così: Ascoli, Siena, Cesena, una fatica tremenda. Per capire quello che chiede serve tempo».
Secondo l’esperto allenatore napoletano, l’attuale mister del Milan ha sbagliato qualcosa nelle valutazioni fatte in queste settimane:«Forse in un mese e mezzo avrebbe dovuto capire prima che le cose non andavano. Sta provando tanti giocatori fuori ruolo è perché non ha potuto allenarli tutti insieme. Ma se chiedi a Calhanoglu di fare il play quando non conosce pienamente il tuo calcio, rischi».
Giampaolo ha insistito molto su Jesus Suso trequartista, ma per Galeone lo spagnolo non può giocare lì: «Per me non è un 10, può giocare solo a destra».
A suo avviso servirebbe anche una direzione diversa a livello di calciomercato, prendendo giocatori di maggiore spessore internazionale e con carattere adatto allo spogliatoio: «Capisco la filosofia della società – spiega Galeone -, ma al Milan servono due big di esperienza per elevare la credibilità della squadra, anche all’interno dello spogliatoio. Un centrocampista e una punta di livello internazionale per aggiungere la leadership che manca. Penso a Emre Can o Matic dello United e a Mandzukic».
Sky – Giampaolo-dirigenza, confronto sul 4-3-3 prima di Udinese-Milan