Tanto sconforto sui social per l’inizio del Milan. Servirebbe dare più tempo a Marco Giampaolo prima di giudicare.
La premessa è d’obbligo: il Milan contro l’Udinese è stato disastroso. E c’è poco altro da aggiungere. Nulla di quanto buono si è visto durante l’International Champions Cup è stato riproposto in campo dai rossoneri alla prima partita ufficiale.
Si è rivista invece la difficoltà in fase offensiva dell’ultima amichevole contro il Cesena, la peggiore del Diavolo nel pre-campionato. Squadra senza idee né logica, proprio come in molte partite della scorsa stagione con Gennaro Gattuso in panchina. Marco Giampaolo è già sotto accusa e qualche folle sui social ne chiede già la testa. A gettare ancor di più nello sconforto la tifoseria è la schiacciante vittoria dell’Inter di Antonio Conte contro il Lecce.
Già dimenticata l’ICC?
Saremo ripetitivi ma è il concetto più sensato possibile: questo Milan ha bisogno di tempo perché sta cambiando mentalità. Giampaolo è un allenatore diverso rispetto a quelli visti negli ultimi anni. Il suo calcio è ricercato, è complicato nella sua semplicità. Ma non è un mago e quindi una squadra abituata a tutt’altro non può trasformarsi in poche settimane.
Invece per molti è già un fallimento. Sappiamo che la parola “pazienza” non è presente all’interno del vocabolario del tifoso medio. E quelli del Milan non sono da meno. Ma in questo momento stiamo andando un po’ oltre. La squadra aveva dato ottimi segnali nell’International Champions Cup e quegli stessi tifosi lo avevano percepito.
Ricordiamo benissimo infatti che, in quel periodo, sui vari social spiccavano foto della difesa nella metà campo avversaria, di elogi al Borini mezzala e al Jesus Suso trequartista. Sono bastate due partite, l’amichevole col Cesena e la prima di campionato, a far diventare nuovamente Giampaolo “quello di Chi l’ha visto”. Il calcio non funziona così.
Chiaramente, se da qui alle prossime settimane non ci saranno migliorie, allora sì che avrà un senso la critica. Adesso bisogna solo attendere e lasciar lavorare serenamente la squadra e il suo allenatore. Siamo certi che già da sabato si vedrà qualcosa di diverso. E i tifosi, seppur delusi, hanno risposto presente: a San Siro saranno in 50mila.
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