Nel tonfo di Udine, il Milan ritrova comunque la sua certezza: Gianluigi Donnarumma, forse l’unico a salvarsi alla Dacia Arena. Rimasto in rossonero, ora urge il rinnovo quanto prima
Nel tonfo di Udine, il Milan ritrova comunque una sua grande certezza: Gianluigi Donnarumma. E’ sempre suo il voto più alto nelle pagelle. Come sottolinea Tuttosport oggi in edicola, succedeva quasi sempre con Gennaro Gattuso e si riparte così anche con Marco Giampaolo.
Tuttavia – evidenzia il quotidiano – la domanda resta comunque d’attualità nell’ambiente milanista: alla fine è stato giusto tenerlo, o sarebbe stato meglio sacrificarlo per una campagna acquisti più sostanziosa e di qualità? Difficile – si legge – mettere sul bilancio le due cose.
Qualcuno – continua il giornale – potrebbe sostenere che Gigio in realtà sia rimasto più per mancanza di vere offerte che per altro, e in effetti l’unica vera proposta giunta è stata quella del Paris Saint-Germain. Ossia 20 milioni più Alphonse Areola come contropartita tecnica, con proposta immediatamente rispedita al mittente.
Ma a prescindere da tutto ciò, non è mai parsa netta la volontà del Milan di cedere il suo gioiello. Al contrario di quanto accaduto, invece, con Patrick Cutrone, André Silva, Diego Laxalt e Suso. Adesso, pur volendo, non ci sarebbe tempo: rimasto a Milanello, bisogna subito muoversi lavorare al rinnovo per un contratto in scadenza nel 2021.
La sua uscita – sottolinea Ts – prima o poi avverrà e sarà inevitabile tra motivi economici e di ambizione, ma serve che almeno questa avvenga con logica e cifre favorevoli per Elliott Management Corporation, senza ritrovarsi spalle al muro e costretti quasi a regalarlo magari già nell’estate successiva.
Confronto Giampaolo-dirigenza dopo Udinese-Milan: il punto