Udinese-Milan, la moviola de La Gazzetta dello Sport. Ecco perché l’arbitro Fabrizio Pasqua non ha fischiato il rigore nonostante il tocco di mano di Samir
Udinese-Milan: risultato e prestazione rossonera a parte, resta il dubbio per un mancato calcio di rigore proprio nel finale. Un episodio che l’arbitro Fabrizio Pasqua ha anche rivisto allo schermo con l’ausilio del VAR, ma senza fischiare a favore del Diavolo con un tiro dagli undici metri.
Come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, dopo un primo tempo tutto sommato sereno sul piano arbitrale, è successo tutto nella ripresa. Al 69esimo, infatti, Suso verticalizza per Krzysztof Piatek che a contatto con William Troost-Ekong cade a terra.
Per la rosea non c’è fallo: contatto quasi nullo e in ogni caso fuori dall’area di rigore. I due poi si beccano e il polacco stramazza al terra, esagerando, per un leggero contatto dell’avversario. Il quotidiano anche qui non ha dubbi: bene Pasqua a non intervenire, in quanto in realtà non c’è stato nulla di rilevante.
E’ all’80esimo, invece, che il Milan protesta per un potenziale calcio di rigore. Samir tocca la palla con un braccio effettivamente abbastanza largo, ma l’arbitro lo ritiene un movimento naturale e non opta per la massima punizione. “Il rigore? Magari te lo concedono, magari pareggi, ma questo non porta a valutazioni diverse”, è stato questo il commento di Marco Giampaolo nel post partita.
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