Marco Giampaolo dopo Udinese-Milan non ha escluso un cambio di modulo, lasciando il 4-3-1-2 per tornare al 4-3-3. Ecco quale può essere la formazione col Brescia.
Il Milan visto contro l’Udinese è stato veramente deludente. Lo stesso Marco Giampaolo ha dovuto ammettere di non aver visto la squadra che immaginava. Dagli allenamenti settimanali pensava che le risposte in partita sarebbero state diverse.
La prestazione molto negativa dei giocatori rossoneri sta spingendo l’allenatore anche a riconsiderare il modulo. Fin da subito Giampaolo ha puntato sul 4-3-1-2, cercando di adattare alcuni elementi solitamente abituati a giocare in altri ruoli. Nelle amichevoli estive qualche segnale positivo c’era stato, però già l’ultima contro il Cesena aveva destato qualche preoccupazione. E con l’Udinese c’è stata la conferma che alcune cose non vanno bene.
Ovviamente sarebbe riduttivo dire che il problema del Milan è semplicemente il modulo. Ci sono diversi aspetti sui quali dover intervenire. Innanzitutto la squadra a livello fisico e di atteggiamento è apparsa inferiore all’Udinese ieri, qualcosa di inaccettabile. Alcuni calciatori hanno iniziato la preparazione in ritardo e devono migliorare di condizione, quindi bisognerà vedere come saranno appena arriveranno a uno stato di forma maggiore.
Senza dimenticare che dal punto di vista dello spessore tecnico e caratteriale servirebbero almeno un paio di innesti dal calciomercato. Giampaolo ora deve ragionare sull’organico di cui dispone e cercare di farlo rendere al meglio. Nei prossimi allenamenti capiremo se effettivamente abbia in testa di provare a cambiare modulo.
Un allenatore deve certamente tentare di adattare i giocatori alle proprie idee, ma è molto saggio che lui a sua volta si adatti alle loro caratteristiche. L’abbandono, forse momentaneo, al 4-3-1-2 per tornare al 4-3-3 può essere una soluzione presa in considerazione da Giampaolo in vista di Milan-Brescia.
Normale incominciare a pensare come potrebbe essere la formazione rossonera sabato a San Siro. Indipendentemente dal modulo, immaginiamo che alcuni uomini verranno cambiati rispetto alla deludente sconfitta di Udine. Comunque in caso di 4-3-3 può risultare abbastanza semplice pensare a quali potrebbero essere le scelte di Giampaolo.
In difesa non dovrebbe cambiare niente. Davanti a Gianluigi Donnarumma dovrebbero agire i soliti Davide Calabria, Mateo Musacchio, Alessio Romagnoli e Ricardo Rodriguez. Per quanto riguarda il centrocampo, molto dipenderà dal rientro di Lucas Biglia. Se l’argentino dovesse recuperare, sarebbe lui ad agire da regista. Altrimenti non escludiamo che Giampaolo possa valutare di lanciare Ismael Bennacer dal primo minuto. E’ vero che l’algerino si sta allenando da poco tempo, però l’esperimento Hakan Calhanoglu non ha funzionato granché a Udine.
Le mezzali potrebbero essere Franck Kessie sul centrodestra e Lucas Paquetà sul centrosinistra. L’ivoriano ieri è entrato nel secondo tempo, non ha brillato particolarmente ma le sue caratteristiche in questo Milan servono attualmente. Non può essere riconfermato Fabio Borini in quella posizione. Anche il brasiliano non ha impressionato, però le sue qualità tecniche possono essere decisive nella manovra di gioco rossonera.
Nell’eventuale 4-3-3, in attacco sicuramente il posto da esterno destro offensivo andrebbe a Jesus Suso. Lo spagnolo solitamente si esalta quando gioca lì, seppur gli sia sempre mancata continuità. Punta centrale Krzysztof Piatek, che deve migliorare tanto per tornare decisivo. Un dubbio ci sarebbe sulla fascia sinistra. Giampaolo dovrebbe valutare chi impiegare su quel versante. Ci sono più giocatori che ci possono giocare, seppur manchi il vero esterno offensivo che tanto avrebbe voluto Gennaro Gattuso nella scorsa stagione.
Non escludiamo che il mister possa pensare di provare Rafael Leao, giocatore dotato di buona corsa. Altrimenti ci sono i vari Bonaventura, Castillejo, Borini e Calhanoglu che eventualmente possono essere schierati lì.
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