Ancora distanza tra la richiesta di ingaggio di Diego Laxalt e la proposta dell’Atalanta, che ha già da tempo un accordo per il prestito dal Milan.
Non sembra ancora sbloccarsi la cessione di Diego Laxalt all’Atalanta. Il club orobico ha già da tempo in mano un accordo con il Milan, ma manca ancora quello con il calciatore.
La situazione, spiegata oggi dal Corriere dello Sport, appare piuttosto chiara: il Milan ha detto sì già la scorsa settimana alla proposta di prestito dell’Atalanta. L’ok è arrivato per un’offerta da 1 milione di euro per l’acquisizione temporanea di Laxalt più una clausola di diritto di riscatto da 11 milioni, che si trasformerà in obbligo al raggiungimento di determinate condizioni.
Cessioni Milan: Strinic saluta, per gli altri solo problemi
Un accordo che dunque stenta ad arrivare tra Laxalt e l’Atalanta, club che ha scelto proprio l’uruguayano come alternativa di lusso per la corsia mancina di centrocampo.
Il cruccio sarebbe sull’offerta di ingaggio recapitata dai bergamaschi agli agenti del calciatore classe ’93; pare che l’Atalanta abbia confermato per la stagione 2019-2020 lo stesso stipendio che Laxalt percepisce dal Milan (circa 1,7 milioni netti), mentre dopo l’eventuale riscatto le cifre si abbasseranno.
Dal giugno 2020 Laxalt percepirà 1,3 milioni netti a stagione per altri quattro anni. Una decurtazione di stipendio che non trova il favore del calciatore, il quale avrebbe chiesto direttamente al Milan di provvedere con una buonuscita economica di sopperire a tale mancanza. I rossoneri però non hanno alcuna intenzione al momento di mettere mano al portafoglio per favorire l’uscita di Laxalt.
Una situazione di stallo dunque che rischia anche di far saltare il banco: tutto si deciderà comunque nella prossima e ultima settimana di calciomercato, visto che sia Milan che Atalanta in queste ore appaiono concentrate per i rispettivi esordi in campionato.
Udinese-Milan, 63 milioni in panchina: neo acquisti in attesa