José Altafini è convinto che Piatek non sia in crisi e tornerà a segnare. Per il calciomercato del Milan pensa serva un nuovo attaccante e venderebbe Donnarumma.
José Altafini è stato un centravanti di alto livello e al Milan è stato protagonista della vittoria della prima Coppa dei Campioni. Sua la doppietta con la quale i rossoneri di Nereo Rocco sconfissero 2-1 il Benfica di Eusebio nel maggio 1963 a Wembley.
161 gol in 245 presenze con la maglia del Milan per il bomber brasiliano naturalizzato italiano. Dopo l’avventura milanese, durata dal 1958 al 1965, il trasferimento prima al Napoli e poi alla Juventus. Nel 1976 va a giocare nella seconda divisione svizzera e lì terminerà la propria carriera nel 1980 a 42 anni.
Altafini su Piatek, Correa, Donnarumma e Giampaolo
Altafini ha concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport e ha avuto modo di commentare la situazione di Krzysztof Piatek, attaccante che nelle amichevoli estive non ha segnato alcun gol: «Non è l’unico a soffrire la preparazione. È un po’ imballato, ma sono sicuro che riprenderà a segnare non appena si farà sul serio. E’ un bomber vero, può esaltarsi in qualunque modulo e dimostrerà che la sua prima annata in Italia non è stata casuale».
L’ex centravanti è convinto che Piatek riuscirà a confermarsi come goleador del Milan e a suo avviso un rinforzo come Angel Correa sarebbe ideale per migliorare l’attacco: «Se arrivasse Correa sarebbe un gran colpo – spiega – perché porterebbe fantasia, è uno da Milan, ma forse manca ancora qualcosa. Fossi un dirigente sacrificherei Donnarumma: è tra i migliori portieri al mondo, ma da una sua cessione il Milan potrebbe reinvestire una somma importante per affiancare a Piatek un altro uomo gol».
Altafini sacrificherebbe Gianluigi Donnarumma, dato che la sua cessione permetterebbe al club di investire sull’attacco. Ma Gigio vuole restare e non ci sono offerte oggi. Comunque l’italo-brasiliano ritiene che Marco Giampaolo sia la scelta giusta per la panchina del Milan ed elogia il mister nato a Bellinzona: «Mi piace molto Giampaolo, tecnico bravissimo e preparato che meritava di allenare una grande squadra. Sta lavorando per creare un Milan competitivo attraverso il bel gioco: io questa estate ho visto una squadra che non rinuncia mai al palleggio e alla costruzione. I gol, di Piatek e degli altri, arriveranno da Udine in poi, vedrete».
Kessie e Paquetà, segnali positivi: sono fondamentali in questo Milan