Siamo sinceri, il Milan visto a Cesena è stato brutto. Non c’è dubbio che la prestazione della squadra sia stata negativa, soprattutto nel primo tempo. Non ci aspettavamo una simile prova, visto che nelle amichevoli precedenti dei segnali positivi si erano visti.
Invece al Dino Manuzzi abbiamo visto i rossoneri faticare contro una squadra neo-promossa in Serie C, scesa in campo con un piglio decisamente più aggressivo e anche in grado di controllare il gioco creando più pericoli rispetto al Diavolo. Nel secondo tempo gli ingressi di Lucas Paquetà prima e di Franck Kessie dopo hanno migliorato tecnicamente e fisicamente il Milan. Grazie a loro la manovra di gioco è stata più apprezzabile ed è aumentata anche la pericolosità nella metà campo avversaria. Anche se ovviamente non c’è da esaltarsi, visto il livello dei rivali affrontati.
Allo stesso tempo, però, non ci sentiamo neanche di darci al disfattismo per un’amichevole andata male. Ovviamente è giusto dire che la squadra di Marco Giampaolo ha deluso a Cesena ed è normale anche qualche critica, perché l’atteggiamento e il gioco visti ieri sera non possono piacere. Ma allo stesso tempo non si può buttare via tutto quello di positivo che si è visto nelle altre amichevoli (tralasciamo i risultati, in estate contano soprattutto altri aspetti).
Il Milan ha un allenatore nuovo che sta portando idee nuove in un gruppo che fino a un mese e mezzo fa era abituato molto diversamente sul piano del modulo, del gioco e della mentalità. Giampaolo finora non ha potuto lavorare a lungo con il gruppo al completo, visto che alcuni giocatori sono stati inseriti solo recentemente per diverse ragioni. Bisogna dare del tempo al mister e alla squadra di lavorare e mettere tutto in pratica in campo.
Quella di Milano è una piazza esigente e di tempo ne viene concesso sempre poco, non è una novità vista la storia gloriosa del club rossonero. Ma si è entrati in un nuovo corso e bisognerebbe anche cercare di dare un po’ di fiducia prima di abbandonarsi al disfattismo. Il Milan di oggi non è quello dei nostri sogni, non abbiamo fatica a dirlo. Ma è stato intrapreso un nuovo progetto e prima delle critiche feroci riteniamo corretto valutare le cose nel tempo. Intanto aspettiamo la prima giornata di campionato contro l’Udinese, perché sono le partite ufficiali a contare alla fine. Ci attendiamo un Milan diverso e molto migliore rispetto a quello poco brillante di Cesena.
Nell’immediato, visto che siamo al 18 agosto, speriamo che la società riesca a dare una forte accelerata al calciomercato. Sia in entrata che in uscita c’è qualcosa da fare obbligatoriamente. Tenere in gruppo elementi che sono considerati fuori dal progetto è deleterio e va trovata una soluzione in tempi brevi. Riuscire a fare delle cessioni diventa importante anche per completare la squadra. In attacco manca una seconda punta veloce, abile nel dribbling e che possa aiutare maggiormente Krzysztof Piatek, un attaccante che non si è certamente scordato come si segna.
Giampaolo: “Serve lavorare col Milan completo. Piatek? Sente la fatica”