Intervista di Sport Week a Filippo Inzaghi, neo allenatore del Benevento, che ricorda i momenti più belli con la maglia del Milan da centravanti.
Filippo Inzaghi da luglio è il nuovo allenatore del Benevento. La sua missione è doppia: dimenticare il flop dello scorso anno con il Bologna e provare a riportare in Serie A la squadra campana.
L’ex centravanti del Milan è stato protagonista della lunga intervista del settimanale Sportweek, nella quale ha parlato del calcio di oggi, del suo nuovo impiego come tecnico del Benevento e della volontà di rilanciarsi immediatamente.
Ma c’è stato spazio anche per qualche ricordo felice con la maglia rossonera indosso, ad esempio quando si parla della sua esperienza vincente in Champions League: “In Europa mi sono sempre sentito a mio agio, erano notti diverse. I tifosi del Milan erano convinti che avrei sempre segnato. Ricordate il mio gol nella finale di Atene? Pirlo batte una punizione, la palla mi sbatte sulla spalla e finisce dentro. Fortuna, certo. Ma credo di essermelo meritato, per tutto quello che ho fatto, per quanto mi sono impegnato”.
Il Milan per Inzaghi è stato il passaggio di carriera più brillante e romantico: “Ci sono tantissimi aneddoti da ricordare con il Milan, ma a me piace ricordare quando giocavo il trofeo Berlusconi con la maglia della Juventus. Il presidente e Galliani mi venivano a cercare e mi dicevano: ‘Pippo vieni al Milan, con te vinceremmo tutto, ci servono i tuoi gol’. Mi vollero fortemente, sono persone che amano il calcio e come me non possono farne a meno”.
Infine un giudizio sul costosissimo calciomercato attuale: “Il Milan mi pagò 70 miliardi dalla Juve. Un tempo gli attaccanti costavano di più. Oggi ci sono pochi difensori di alto livello, quindi ci può stare se De Ligt venga a costare certe cifre. Il mercato del Milan? Mi fido di Giampaolo, può fare molto bene”.
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