Calciomercato Milan: in attesa di Angel Correa, proposti Andrea Petagna e Moussa Marega nelle ultime ore. Ecco la risposta del club rossonero
Mentre il Milan è intanto e sbloccare la situazione per Angel Correa, sono stati proposti due attaccanti nelle ultime ore. Lo riferisce il Corriere dello Sport oggi in edicola. Il primo è Andrea Petagna della SPAL, l’altro Moussa Marega del Porto.
Risposta sostanzialmente negativa per entrambi. La priorità resta l’argentino dell’Atlético Madrid, e soprattutto adesso che sembrano esserci margini con l’arrivo di Rodrigo ai Colchoneros, la società non cambierà i programmi.
L’attaccante dell’Atalanta, proposto direttamente dal suo agente Giuseppe Riso, non ha scaldato la dirigenza rossonera nel colloquio di oltre un’ora avvenuto a Casa Milan.
Il centravanti francese naturalizzato maliano, invece, è stato proposto direttamente da alcuni intermediari di mercato, considerato una seconda punta da affiancare a Krzysztof Piatek e per dare una soluzione in più a Marco Giampaolo oltre a Rafael Leão.
Soluzione, tuttavia, destinata a non andare a buon fine, in quanto la società è resta concentrata appunto su Correa e poi è intenta nel piazzare alcuni esuberi. Il 28enne, accostati a Napoli e Inter lo scorso anno, vorrebbe sbarcare nel campionato italiano, ma la porta d’ingresso non dovrebbe essere quella del Milan.
Per Petagna si sarebbe trattato di un ritorno. Cresciuto nelle giovanili del Diavolo, nella sua ultima intervista in merito, si espresse con le seguenti parole: “Il Milan per me è una famiglia, è la squadra nella quale sono cresciuto. Sono arrivato a Milano quando avevo 13 anni e sono stato di proprietà del Milan per almeno 6 anni, prima di arrivare all’Atalanta”.
Addio mai veramente digerito da parte dell’attaccante di 24 anni: “Adriano Galliani, che è stato quasi un secondo padre per me negli anni a Milanello, mi aveva promesso che sarei rimasto in prima squadra ma l’ultimo giorno di mercato comprarono Matri ed io pur di non tornare in Primavera decisi di andare alla Sampdoria e come un bambino al quale hanno tolto un sogno piansi moltissimo”.