Rafael Leao ha fatto il suo debutto con la maglia del Milan. Marco Giampaolo lo ha mandato in campo al posto di Castillejo nel secondo tempo dell’amichevole in Kosovo, contro il Feronikeli.
L’impatto sul match è molto positivo: ha mostrato subito carattere e personalità, ma anche qualità fisiche e tecniche notevoli. Come ha detto l’allenatore nel post-gara, è un istintivo, quindi dovrà lavorare per cercare di dare un po’ di ordine al suo calcio. E in effetti è apparso un po’ sregolato nelle giocate: improvvisate più che di sistema. Ma è anche normale, perché ha soltanto una settimana di lavoro con la squadra.
Le basi sono ottime. Ha una struttura fisica molto importante ma allo stesso tempo è rapido e tecnico: è esplosivo, molto veloce. Ieri ha avuto una buona chance per andare in gol proprio in campo aperto, servito alla perfezione da Giacomo Bonaventura. Sinistro da rivedere. Nei tiri, però. Non negli assist.
Proprio col piede debole, dopo una buona giocata, ha servito Fabio Borini per la rete del 2-0. E quasi ripete lo stesso assist ma dal lato opposto, stavolta per Lucas Paquetà, che però non controlla bene. Ecco, un altro appunto: Leao si è mosso per tutto il fronte offensivo, questo ci fa capire che è tutt’altro che una semplice prima punta.
Giampaolo dovrà lavorare molto sul suo inserimento nel contesto tattico. Deve crescere nella visione di gioco e nella qualità delle giocate. Le basi, come già detto, sono ottime. L’età, poi, è tutta dalla sua parte. Con un maestro in panchina può diventare davvero un grande giocatore. Ma gli serve tempo.
Gazzetta – Fiorentina su Suso: Commisso prepara l’assalto