Da Boban a Suso, passando per Kakà e Rui Costa. Ripercorriamo insieme la storia dei trequartisti del Milan, da Arrigo Sacchi a Marco Giampaolo.
La figura del trequartista ha sempre avuto grande fascino nella storia del calcio. Nel Milan ne abbiamo visti passare tanti, alcuni di grandissimo talento. Uno di questi oggi è nella dirigenza: Zvonimir Boban, chiaramente.
In un articolo pubblicato dal sito ufficiale rossonero, è stata ripercorsa la storia dei trequartisti al Milan. Si ricorda che con Arrigo Sacchi quel ruolo non c’era, e nemmeno con Fabio Capello, che mantenne il 4-4-2. C’era anche Boban, utilizzato però da esterno; dall’altra parte Dejan Savicevic, un altro elemento di grande talento e fantasia.
Il croato iniziò a giocare da mezza punta con Alberto Zaccheroni, nella stagione 1998-1999, quella dell’inaspettato scudetto: 3-4-3 il modulo iniziale, ma in alcune partite, anche decisive, si vide Boban dietro le punte. In quella posizione, l’attuale dirigente rossonero fece l’assist per George Weah nel famoso Juventus-Milan 0-2 del 1999.
Negli anni successivi, con Carlo Ancelotti, ecco Rui Costa, un meraviglioso stilista. Poi ovviamente Ricardo Kakà, protagonista assoluto nella Champions League vinta nel 2007. Via Carletto e Kakà, dentro Leonardo. Quindi: 4-2 e fantasia, con Clarence Seedorf dietro il tridente. Poi l’era Massimiliano Allegri e Kevin-Prince Boateng, un trequartista atipico rispetto a quelli a cui erano abituati a San Siro.
Prima di Giampaolo e quindi di Jesus Suso, di trequartisti non se ne sono visti. Possiamo citare Keisuke Honda, che giocava col numero 10, ma nella sua miglior annata, con Sinisa Mihajlovic in panchina, faceva l’esterno destro di centrocampo.
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