Il Milan continua a muoversi per la cessione di Suso. Malgrado l’appello pubblico di Marco Giampaolo dopo il match con il Manchester United, la società insiste nella staffetta con Angel Correa
Marco Giampaolo chiede, il Milan non esegue. Perché come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, non è bastato il messaggio lanciato dal tecnico su Suso dopo l’amichevole col Manchester United. Nonostante l’appello alla società, quest’ultima va ancora dritta verso la cessione del giocatore.
Ieri, infatti, l’agente Alessandro Lucci era nuovamente in sede. Il veto dell’allenatore non è stato tradotto sul mercato: Suso, piuttosto, resta al centro delle trattative, e l’appuntamento di ieri non è certo servito per definire incedibile il giocatore.
Milan, Suso in uscita aspettando Correa
La differenza di vedute è evidente: Giampaolo si terrebbe stretto il fantasista spagnolo, quel trequartista adattato che ritiene perfettamente adeguato al proprio sistema, mentre la società è di un altro parere. Tra le garanzie tecniche ed economiche che Suso può offrire, è molto più incline a cedere alle seconde.
Elliott Management Corporation è quindi pronto ad ascoltare le proposte di Roma e Lione, facendo un passo ulteriore verso i possibili acquirenti: la clausola dello spagnolo è fissata a 40 milioni di euro, ma si può avviare una trattativa che porti allo sconto sul prezzo.
La società, pur non si esponendosi come ha fatto l’allenatore, fa filtrare che la cessione è e resta una possibilità. E in più invita subito l’agente in sede per fare il punto della situazione. Suso gode anche di buona considerazione all’interno del club, ma per i dirigenti rossoneri chi prenderebbe il suo posto è ancor più forte e carismatico. Si tratta ovviamente di Angel Correa dell’Atlético Madrid, in attesa soltanto della telefonata decisiva per sbarcare in rossonero.