Milan, parla Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco esclude l’addio: “Voglio restare, qui sono felice. La nascita di mia figlia è stata la svolta, ora mi sento più maturo”
Ieri Krzysztof Piatek, oggi Hakan Calhanoglu. In casa Milan parlano direttamente i protagonisti. Così dopo l’intervista dell’attaccante polacco, oggi tocca al numero 10 rossonero intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Dopo una stagione sotto tono, il centrocampista turco manda subito un messaggio forte e chiaro: “Guardi, le posso solo ribadire che la svolta me l’ha data mia figlia. E’ qualcosa che ti fa cambiare il modo di osservare la vita, ora mi sento più maturo. Ed è qualcosa che influisce anche sul lavoro: adesso sono ancora più motivato e serio”.
La qualità c’è. Il problema, semmai, è la costanza: “E infatti io voglio fare di più. Però vorrei anche spiegare un paio di cose. Venendo in Italia il mio calcio è cambiato completamente. Ha dovuto cambiare per forza di cose. Rispetto alla Germania qui si corre di più e c’è molta più attenzione alla fase difensiva, anche per i giocatori offensivi come me. Non è semplice rimodularsi, ma mi sto abituando, anzi è diventato un piacere dare una mano anche in copertura. La realtà è che non ho mai mollato, per carattere sono uno che gioca per il gruppo e per la maglia. E so bene di avere ancora margini di miglioramento”.
Milan, Calhanoglu: “Potrei fare il trequartista”
Quando gli viene chiesto di sintetizzare tutti questi concetti in poche parole, la risposta è la seguente: “Semplice: questo può essere il mio anno”. E a proposito del futuro: “Posso dirvi come la vedo io. Mi sento un giocatore del Milan e non ho mai avuto dubbi di restare perché sono felice qui. L’ho detto espressamente al mio procuratore”.
Il Diavolo intanto è passato da Gennaro Gattuso a Marco Giampaolo: “Tatticamente la situazione è diversa rispetto a prima. Il tecnico porta avanti dei bei concetti, ha un gioco aggressivo, quando si perde palla va riconquistata subito. Ha una bella idea di calcio. Col 4-3-1-2 ci sono più soluzioni, più modi per arrivare al gol perché ci sono più giocatori vicini alla porta”.
E sullo sfondo c’è un’interessante ipotesi trequartista: “Giocherò dove vorrà Giampaolo, ma ovviamente è un’ipotesi che i affascina. Io mi sento un numero dieci, abbiamo anche già affrontato l’argomento con l’allenatore. Ma può essere interessante anche la soluzione di giocare in regia, davanti alla difesa”.
Redazione MilanLive.it