Milan, continua la caccia al difensore centrale. E tra Merih Demiral che non si sblocca e Daniele Rugani proposto ma che non convince, iniziano a spuntare diverse alternative
Se prima l’arrivo di un difensore centrale era una priorità per il Milan, ora è addirittura un’urgenza. Perché stanotte, al debutto per l’International Champions Cup contro il Bayern Monaco, Marco Giampaolo è stato costretto a lanciare una coppia assolutamente inedita al centro della retroguardia: ossia Matteo Gabbia e Ivan Strinic.
Il motivo? Gli infortuni in casa Milan, quelli che hanno colpito anche gli unici due veri centrali difensivi a disposizione. Una contusione alla caviglia sinistra per il capitano Alessio Romagnoli, una cervicalgia, invece, ha colpito Mateo Musacchio.
E a tal proposito Merih Demiral resta il primissimo nome nel mirino rossonero. Perché la dirigenza rossonera, in attesa di Mattia Caldara ancora ai box e di rientro tra ottobre e novembre, punterà su un giovane ma potenziale titolare.
Il profilo del 21enne ex Sassuolo corrisponde perfettamente a ciò che cerca il Diavolo, ma la Juventus resta non convinta dell’operazione. E dovesse privarsi di uno dei suoi cinque centrali, la Vecchia Signora preferirebbe far partire Daniele Rugani piuttosto che il talento turco. Ma il 24enne ex Empoli – assicura il Corriere dello Sport oggi in edicola – non scalda Zvonimir Boban e Paolo Maldini.
Piuttosto, per quanto riguarda alternative di prospettiva, oltre al vecchio tentativo per il il 19enne Ozan Kabak, sarebbe stato sondato anche il profilo di Jean-Clair Todibo del Barcellona e viene seguito con interesse quello di Poronzo, protagonista al Mondiale under 20 con l’Ecuador e di proprietà del Santos. Fermo restando che sullo sfondano restano anche i soliti Dejan Lovren del Liverpool e Matija Nastasic dello Shalke 04.
Una cosa è certa: una vola chiarito il mistero riguardante André Silva e il Monaco, e definita l’operazione riguardante Angel Correa, gli uomini di fiducia di Elliott Management Corporation poi dirotteranno subito su un profilo difensivo. Il problema a quel punto diventa il prezzo, pagando Correa 40 milioni più bonus e col rischio di non ottenere più gli introiti che dal Principato avevano assicurato.
Redazione MilanLive.it