News Milan: intervista di Demetrio Albertini sulle strategie societarie, le idee di Marco Giampaolo e un commento sull’operazione per l’acquisto di José Angel Correa.
Demetrio Albertini è stato uno dei più grandi metronomi italiani, è cresciuto nelle giovanili del Milan: ha giocato 406 partite e segnato 28 gol in 14 stagioni. Oggi ha parlato delle ultime vicende in casa rossonera, intervistato da Tuttomercatoweb.com.
Conosce bene l’attuale dirigenza rossonera, avendo giocato in squadra insieme sia a Paolo Maldini che a Zvonimir Boban. Generalmente si è dimostrato ottimista su tutti i temi trattati. Questo il suo pensiero, anzitutto sulla rinuncia all’Europa League: “Da una parte c’è la rinuncia all’Europa ma anche la contrattazione con l’Uefa per gestire al meglio questa situazione che è una conseguenza di qualche errore del passato”.
Questo Milan sa bene di non poter fallire la qualificazione alla prossima Champions League. Gli introiti della competizione per club regina, sono troppo importanti per la crescita del club: “In 4 anni ha cambiato tre tipi di gestioni: ora speriamo di rivedere il Milan in Champions, cosa che permetterebbe a tutti di crescere più velocemente”.
Milan, Bennacer dopo le firme: “Sono felice”
Albertini su Bennacer, Correa e Giampaolo
Ismael Bennacer è ormai un giocatore del Milan. Ieri ha svolto le visite mediche e oggi ha firmato in sede, anche se manca ancora l’ufficialità del club. Questo il pensiero di Albertini sul mediano algerino: “Deve dimostrare ancora tanto, ha una grande opportunità di giocare in una big. Non è sempre facile indossare certe maglie, però conosce il nostro calcio”.
La trattativa per José Angel Correa è giunta alla fase finale, la più importante. C’è l’accordo con il giocatore, ed è vicinissimo quello con l’Atletico Madrid: “Fa strano che il Milan peschi all’Atletico ma oggi per il modo di giocare, quello spagnolo, è un punto di riferimento. Il loro è un calcio propositivo e qualsiasi giocatore idoneo alle nostre esigenze, ricordando che comunque il nostro campionato è il più difficile, può far bene. Il Milan in ogni caso resta una delle società più importanti la mondo”.
Infine un commento sui tre cambi di panchina di Milan, Inter e Juventus, in particolare su Marco Giampaolo alla sua prima chance in una big: “Giampaolo mi incuriosisce molto, più di Sarri e Conte. Sono ottimista, ho sentito parlare bene della sua metodologia, ci sono gli ingredienti per dimostrare di saper allenare in una big”.
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