Milan, serve la scossa. Sfumato anche Jordan Veretout, c’è bisogno di un’accelerata per uscire dall’attuale stato di torpore. Diversi i giocatori in uscita e almeno tre i ruoli da rinforzare.
Fermo, fin troppo. Sia in entrata che soprattutto in uscita. Come sottolinea il Corriere dello Sport oggi in edicola, il Milan è in uno stato di torpore dal quale deve uscire immediatamente.
Theo Hernandez a parte, sono infatti giunti solo due giocatori provenienti da una squadra retrocessa. Ma nel frattempo si registrano diversi colpi sfumati e tanti giocatori bloccati in uscita.
La vicenda legata a Jordan Veretout, per esempio, è la cartina di tornasole. Il Milan, contando sulla disponibilità del giocatore, ha avuto a lungo il match point decisivo, ma il tutto si è arenato perché Lucas Biglia era diventato ormai un’esasperazione. Il Diavolo – rivela il CorSport – era convinto che la Fiorentina, prima o poi, avrebbe accettato la contropartita.
Lucas Torreira è stata un’illusione-chimera, Dennis Praet invece è stato prima valutato e poi messo da parte. Rude Krunic e Ismael Bennacer – puntualizza il quotidiano – sono state invece delle occasioni colte, ma non risultano determinanti per il salto di qualità che servirebbe.
Poi sono tante le situazioni in sospeso. Da Gianluigi Donnarumma, la cui uscita è ferma dopo la fumata nera da Parigi, passando per Frank Kessie e Suso. Senza contare il sovrafollamento: quattro terzini sinistro, Biglia diventato ormai una zavorra, il quesito André Silva, la posizione di Patrick Cutrone da chiarire
Il tutto mentre serve ancora un difensore centrale, considerando i soli Alessio Romagnoli e Mateo Musacchio in attesa di Mattia Caldara. Ma a questo Milan – conclude il quotidiano – oltre che un centrocampista, servirebbe anche una punta davvero forte. O in alternativa un esterno con goal e assist nelle gambe. A un mese e mezzo dalla chiusura del mercato, ora serve un’inversione. Da Milan vero.
Redazione MilanLive.it