Il lavoro certosino e dettagliato di Marco Giampaolo già nei primi giorni di ritiro a Milanello. Così il tecnico prova a cambiare mentalità
Il Milan viene da stagioni deludenti, almeno dal punto di vista della ricerca degli obiettivi finali.
Se si esclude la Supercoppa Italiana vinta nel 2016 con Vincenzo Montella a Doha, i rossoneri non hanno avuto grosse soddisfazioni negli ultimi anni, tra piazzamenti finali in classifica deludenti e mancata partecipazione alla tanto agognata Champions League, che ha generato sconforto e anche un abbassamento dei ricavi.
Deve lavorare sulla mentalità della squadra Marco Giampaolo, tecnico reperito e scelto da Paolo Maldini in persona come uomo ideale per rilanciare le ambizioni di gioco e di vittorie del Milan. Il tecnico, come riferisce Peppe Di Stefano di Sky Sport, in questi primi giorni di ritiro a Milanello ha puntato tutto sul dialogo, sull’essere chiaro e sull’approfondimento. Ma soprattutto Giampaolo vuole un lavoro dettagliato che cambi il modo di agire e reagire dei calciatori.
A Milanello si lavora tanto su tecnica e tattica fin da subito, ma è fondamentale parlare con i singoli, infondere il concetto di gruppo espresso da Giampaolo anche in conferenza stampa. Discorsi fatti ad ogni elemento della rosa per fargli capire la propria importanza all’interno del Milan, e che servirà un’attitudine diversa dal passato per dare continuità e prestigio al cammino. Insomma, sarà una squadra diversa nelle intenzioni, alla ricerca di un ritorno stabile tra le prime quattro del campionato. Campo e testa, due elementi dai quali il lavoro di Giampaolo non può prescindere.
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Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it