Milan, pronti tre moduli per Marco Giampaolo. Oltre al suo classico 4-3-2-1, il tecnico è tentato da due varianti. “Non mi fossilizzo su un modulo”, assicura il tecnico.
E’ iniziata ufficialmente l’avventura al Milan di Marco Giampaolo. Ieri la presentazione a Milanello, oggi il primo allenamento con la squadra. La frase chiave è presto individuata: “Testa bassa e pedalare? No, testa alta e giocare a calcio”.
Il neo tecnico rossonero ha infatti le idee chiarissime in merito: “Ancora più del bel gioco cercherò i risultati attraverso un modo di essere, un’identità che faccia dire: “Noi siamo il Milan”. Non solo un’idea di calcio ma un marchio, un logo, qualcosa di così riconoscibile che sia come le maglie rosso e nere a strisce verticali”.
4-3-1-2 ma non solo. Il tecnico ha fatto chiarezza anche sullo schieramento tattico: “Non mi fossilizzo su un modulo, sono io che devo adattarmi alle caratteristiche del gruppo. Difesa a quattro, il resto vedremo. Parlerò con i giocatori per sapere cosa pensano, valuterò se sono funzionali o meno”.
Ed effettivamente – sottolinea Arrigo Sacchi nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport oggi in edicola – il tecnico abruzzese ha già ben tre alternative proponibili: il suo classico schema appunto, ma anche il 4-2-3-1- e il 4-3-3 di gattusiana memoria.
Nel primo caso si potrebbe vedere Suso sulla trequarti alle spalle di André Silva e Krzysztof Piatek e con Lucas Paquetá mezzala, altrimenti, in caso di schieramento super offensivo, lo spagnolo e il brasiliano potrebbero agire sulle fasce e Hakan Calhanoglu alle spalle di Piatek unica punta.
Redazione MilanLive.it