MILAN NEWS – In questi giorni si è parlato di un sacrificio doloroso ma decisamente conveniente per il Milan riguardo alla decisione di venire escluso dalla prossima edizione di Europa League.
I rossoneri hanno agito trovando un accordo con la UEFA, scegliendo questa via impopolare per evitare di essere messi alla berlina dalle regole e dalle sanzioni pressanti del Fair Play Finanziario. Un sacrificio che però non toglie del tutto dai guai il Milan, che dovrà impegnarsi a migliorare i conti dei prossimi bilanci. Va fatta però chiarezza sui modi ed i tempi di questa politica sanatoria.
Oggi la Gazzetta dello Sport ha fatto un po’ di luce sulla questione Milan, o meglio su come agisce l’UEFA riguardo ai club europei ed ai propri conti. In pratica una società che si qualifica ad una competizione europea, Champions o Europa League che sia, entra nel mirino del Club Financial Control Body di Nyon, l’organo che controlla i bilanci. La regola base del Fair Play Finanziario prevede ili break-even, ovvero non si deve spendere più di quanto ricava annualmente. Viene consentita una perdita aggregata massima di 30 milioni nelle ultime tre stagioni. Il Milan ha violato tale regola, sforando di molto nei trienni monitorati dalla UEFA (2014-2017 e 2015-2018).
Nel caso in cui i bilanci dell’ultimo triennio fossero fuori parametri si agisce in due modi: o l’utilizzo del Voluntary Agreement, piano finanziario di rientro progressivo che l’UEFA può approvare o meno, oppure più comunemente il Settlement Agreement, vale a dire un patteggiamento con le regole dettate dall’organo sportivo europeo. Quest’ultima soluzione richiede di solito alcune sanzioni da saldare, il rientro dal ‘rosso’ di bilancio entro tre stagioni ed alcune restrizioni su rosa, monte-ingaggi e mercato.
Il Milan ha sanato il passato, ma se nella prossima stagione si qualificherà per una competizione europea tornerà sotto la lente di ingrandimento della UEFA. La Gazzetta dello Sport spiega che gli esercizi nel mirino diverrebbero quello cinese 2017/2018 (con perdita da 126 milioni), quello 2018/2019 (il primo di Elliott, previsto un passivo tra 80 e 100 milioni) e quello 2019/2020. Il club rossonero andrebbe a stipulare con la UEFA un Settlement Agreement, come già fatto in passato da Inter e Roma. Probabilmente è già stato anche concordato un percorso di rientro del Milan nei parametri del Fair Play Finanziario. Sarà importante far crescere il fatturato, ridurre i costi, fare delle plusvalenze ed effettuare investimenti razionali. Niente follie.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it