News Milan, Paolo Maldini a DAZN parla di Singer, del figlio Daniel e della finale di Champions League 2003.
NEWS MILAN – Lunga intervista concessa a DAZN da Paolo Maldini, nella rubrica “Linea Diletta” della giornalista e presentatrice catanese Diletta Leotta.
Tra i tanti temi trattati dall’ex capitano del Milan, anche l’incontro con Gordon Singer, proprietario del club: “Job interview con il Milan? Mai fatta, non sarei passato probabilmente (ride, ndr). Un pregio e un difetto? Assomiglia al primo incontro che ho avuto con il proprietario del Milan. Essendo americano, sapeva e non sapeva di me. Non mi chiese esattamente questo, però mi chiese come io vedessi una determinata situazione ed era l’opposto suo, quindi pensai ‘Iniziamo alla grande’ (ride, ndr). Elencare pregi non è neanche tanto carino, sui difetti è più facile e dico permaloso. Perché dovreste scegliermi? Perché sono affidabile”.
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Un ricordo della finale di Champions League all’Old Trafford di Manchester contro la Juventus, o meglio, l’ansia e lo stress della vigilia: “Siamo tornati in finale dopo 9 anni, molti compagni non erano mai stati in una finale di Champions League: ho dovuto fingere di essere la persona più tranquilla del mondo e tutti mi dicevano “ma cavolo Paolo come fai a essere così tranquillo?” e io dicevo “eh sai è l’abitudine!” e invece dentro di me avevo il fuoco, però son riuscito a gestire quella pressione. Si stupivano che riuscissi a dormire: avevo preso una pastiglia per dormire (ride, ndr). Sono piccole bugie che danno sicurezza al gruppo”.
Sul figlio Daniel, che gioca nella Primavera del Milan, e veste la maglia numero 10: “Daniel è il primo fantasista della dinastia Maldini, è l’unico con quelle attitudini, da trequartista, da goleador. E’ un po’ ambidestro anche lui come me. Nel carattere suo rivedo alcune cose mie e poi nei movimenti c’è genetica perché come la gente rivede me nei miei due figli, la gente rivedeva mio padre in me ai miei esordi…”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it