MILAN NEWS – E’ vero, il Milan è vivo e vegeto e lotterà fino all’ultimo per cercare di strappare un clamoroso quanto sudato quarto posto.
Ma c’è qualcosa che ancora non funziona e non gira al massimo, ovvero la fase offensiva della squadra di Gennaro Gattuso, che ormai da un mese fa fatica a creare tante occasioni da gol ed a finalizzare con continuità. Ieri è bastato il sigillo di Hakan Calhanoglu per avere meglio di una Fiorentina in piena crisi d’identità, ma per il rush finale serve qualche guizzo in più, magari dal suo uomo-gol per eccellenza.
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Fa scalpore il fatto che Krzysztof Piatek, centravanti polacco del Milan, sia rimasto ancora una volta a secco anche ieri sera al Franchi. La prestazione di ieri sera è stata sicuramente più positiva rispetto alle altre: ha giocato molto per la squadra, si è mosso tanto e come al solito non è stato servito nel modo giusto. Segnali positivi, ma è chiaro che da lui ci si attende molto di più, soprattutto in fase realizzativa. Ma è anche vero che mantenere i ritmi avuti col Genoa e poi all’inizio in rossonero è dura per chiunque.
L’ultimo sigillo di Piatek in stagione risale al 6 aprile, al gol purtroppo inutile in casa della Juventus. Poi più di un mese di appannamento, prove dimenticabili e pochissime occasioni da rete. Un digiuno che è sicuramente demerito del Milan in generale, che spesso non è stato in grado di servirlo degnamente, ma lo stesso Piatek sembra in calo progressivo rispetto al rapace d’area di rigore ammirato sia a Genova che a Milano fino al mese di marzo. Il ‘Pistolero‘ ha ora due appuntamenti, contro Frosinone e Spal, per dimostrare di non essere solo un fuoco di paglia e per trascinare il Milan verso un difficile ma ancora possibile quarto posto.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it