Fischio finale allo stadio Artemio Franchi: Fiorentina-Milan 0-1. Tre punti conquistati fondamentali, sofferti ma di carattere, cuore e voglia. Nel complesso, vittoria ampiamente meritata. Nel finale, si poteva gestire meglio il possesso.
Ritmi bassi nei primi minuti, poi esce bene il Milan che comincia a far gioco. Due clamorose occasioni create nel primo tempo. Con Suso da sinistra, calcia centrale su velo di Romagnoli. Poi Calhanoglu da destra, scambia con Suso e calcia un rasoterra sul secondo palo su cui si supera Lafont con una bella parata. Nel momento di maggior pressing rossonero, arriva il gol del vantaggio con Hakan Calhanoglu di testa sul cross-standard di Suso (gol molto simile a quello segnato da Bonaventura nella Supercoppa Italiana vinta a Doha contro la Juventus nel dicembre 2016, proprio con Montella in panchina). Nel finale di frazione, sale il baricentro avversario, ma nessuna insidia creata.
Nel secondo tempo il Milan non riesce a dominare territorialmente e subisce l’iniziativa avversaria. Prima il tiro di Chiesa scuote l’ambiente. Poi Mirallas su errore di Rodriguez, è bravissimo Donnarumma a rimanere fino all’ultimo. Al 64′ ancora Gigio a blindare la porta, stavolta su una deviazione di Kessie. Altra occasione pericolosissima dei viola in contropiede, Chiesa supera Musacchio troppo facilmente, Donnarumma devia e Romagnoli in scivolata evita il facile tap-in avversario. Nel finale il forcing avversario resta tale. Il Milan sciupa un paio di contropiede, in uno dei quali riesce ad andare al tiro con Cutrone: fuori di poco il suo diagonale. La squadra di Gattuso vince una partita importante, contro un’avversario in difficoltà, il che poteva giocare proprio a sfavore dei rossoneri. Europa League blindata, ma ci sono speranze per la Champions League.
Marcatori: 35′ Calhanoglu (ass. Suso).
Ammoniti: Biraghi, Laurini, Donnarumma.
Espulsi: /
FIORENTINA: Lafont 6; Laurini 5,5, Milenkovic 6, Hugo 6, Biraghi 5; Benassi 6, Fernandes 4, Dabo 4,5; Mirallas 5, Muriel 4,5, Chiesa 5,5.
Allenatore: Montella 5,5.
MILAN: Donnarumma 7; Abate 7, Musacchio 6, Romagnoli 7, Rodriguez 6; Kessie 6,5, Bakayoko 6,5, Calhanoglu 7; Suso 7-, Piatek, Borini.
Allenatore: Gattuso.
Donnarumma 7: è decisivo in un paio di interventi, su Mirallas e su Chiesa. Riesce a dare sicurezza alla difesa e lui stesso ha riacquistato fiducia rispetto a qualche mese fa.
Abate 7: tutti dovrebbero prendere esempio da super Ignazio. Testa bassa, lavorare, a servizio di allenatore, squadra e tifosi. Partita perfetta del terzino rossonero in fase difensiva, nonostante affrontasse giocatori velocissimi come Muriel, Chiesa e Mirallas, che a turno lo hanno sfidato e puntualmente perso.
Musacchio 6: ordinaria amministrazione, cattivo a metà campo e mal servito quando va a saltare davanti. Nell’uno contro uno soffre sempre, così come la velocità di Muriel. Fortunatamente nessun gol subito.
Romagnoli 7: il capitano torna e si vede. La sua gestione è impeccabile, bravo nelle letture e anche nella difesa della porta. Nel secondo tempo emblematica la sua scivolata a salvare la respinta corta di Donnarumma su tiro ravvicinato di Chiesa.
Rodriguez 6: discorso simile a quello fatto per Musacchio. Anche oggi errore che poteva risultare decisivo per lo svizzero in difesa. Perde l’uno contro uno su Mirallas (situazione simile a Orsolini lunedì), poi Donnarumma è super. Bravo invece nella gestione del possesso palla, non sbaglia mai.
Bakayoko 6,5: torna titolare dopo le tante polemiche, e gli basta poco per far bene e far rimbalzare contro di sé ogni avversario. In qualche occasione tiene troppo a lungo il pallone e rischia di perderlo. Prova comunque più che sufficiente.
Kessie 6,5: l’ivoriano è sempre imprescindibile in mezzo al campo. Forza fisica e corsa. Qualche imprecisione dal punto di vista tecnico e di gestione. Ma nel complesso a centrocampo la sua importanza non è mai stata messa in dubbio.
Calhanoglu 7: dopo 91 tiri e un solo gol, decide di “usare” la testa. Su cross pennellato di Suso, il turco fa il Bonaventura, spizza di testa sul secondo palo e fa un gran gol. Oltre alla rete, è stato il più coraggioso in mezzo al campo. Grande aggressività e convinzione. Chiude tutti gli spazi in fase difensiva.
Suso 7-: ha le possibilità di accelerare maggiormente in certe occasioni, ma cincischia troppo e sbaglia. Il suo “cross-standard” a rientrare con il sinistro ha bisogno degli inserimenti da dietro, e Bonaventura, pardon Calhanoglu, non si fa pregare. Nella ripresa stressato ogni due secondi da Gattuso, esce con il viso corrucciato ma il suo lavoro l’ha fatto, anche in difesa.
Borini 7: impeccabile la sua prova. Corre in avanti, dà imprevedibilità con i suoi movimenti continui corto-lungo. Da una mano decisiva anche in difesa, lavorando da quinto e coprendo su Rodriguez. Esce insanguinato, come già successo lunedì. I tre punti portano anche e soprattutto la sua firma.
Dall’88’ Laxalt s.v.
Piatek 6,5: dà una mano svariando sul tutto il fronte, sacrificandosi anche in copertura più di una volta. Viene servito poco rispetto ai tanti movimenti e le tante palle che si chiama in profondità. Il bene della squadra, prima del singolo, e il polacco lo sa benissimo.
(Dal 74′ Cutrone 6: lotta su ogni pallone e dà un’importante aiuto ai compagni. Bravo Patrick. Va anche vicino al gol nel finale, ma il suo diagonale destro fa fuori di poco).
All. Gattuso 6: nel primo tempo la squadra cerca con veemenza il gol e lo trova dopo due occasioni pericolosissime create. Nel secondo tempo ritorna anche la bravura nel saper soffrire, chiudere le linee di passaggio e andare tutti uniti verso l’obiettivo. Ci siam svegliati tardi, forse, ma ci si deve credere fino all’ultimo.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it