MILAN NEWS – Arrivano ulteriori conferme per il Milan: è Eusebio Di Francesco il nome in pole position per raccogliere l’eredità di Gennaro Gattuso. In attesa di conoscere l’esito del campionato e della questione UEFA, è sul tecnico abruzzese che ricadono le principali attenzioni del Dt Leonardo.
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Come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, alla fine, tra rumors vari, l’ex tecnico della Roma è stato davvero a Milano negli ultimi giorni. Tutto confermato e documentato. L’allenatore si è intrattenuto due giorni nel capoluogo lombardo, alloggiando all’hotel in Piazza della Repubblica, che, coincidenza, è la base operativa di molti dirigenti durante le stagioni del calciomercato. Ma non c’è stato un incontro con la dirigenza rossonera, almeno non lì. Del resto – sottolinea giustamente il quotidiano – non era il miglior posto per incontrare un nuovo allenatore, poiché luogo troppo in vista e scomodo per entrambi. Pure perché ognuno deve tutelare i propri interessi: la società deve proteggere il Milan e Gattuso in questo rush finale, Di Francesco, invece, esonerato a marzo, resta sotto contratto con la Roma e per gli accordi in essere, in teoria non potrebbe trattare ufficialmente con qualcun altro. Non vuol dire che un contatto più o meno diretto sia da escludere: nei tre giorni in città, non sarebbe certo mancata l’occasione.
Contatti indiretti invece ce ne sono stati eccome. Ma il puzzle rossonero è complicato: se Di Francesco dovesse essere promosso effettivamente da Leonardo, lo stesso dirigente dovrà poi nel frattempo superare l’esame di Elliott Management Corporation. Senza dimenticare che la casella dell’allenatore rossonero deve ancora essere liberata. Prima andrà definita la situazione di Gattuso: solo dopo, il Milan, uscirà allo scoperto.
Il 49enne di Pescara, intanto, è un allenatore su cui pensare di riaprire un ciclo a medio-lungo termine. Gli elementi a favore non mancano: ha già esperienza in un grande club, chiudendo al terzo posto al primo anno giallorosso e raggiungendo, dopo trentaquattro anni, la semifinale di Champions League. Per la difficoltà dell’obiettivo, anche i gironi di Europa League conquistati con il Sassuolo gli valgono un’impresa. Perfetto anche per caratteristiche poiché predilige un gioco propositivo ed è abituato a valorizzare i giovani. Ancora 270 minuti di attesa, poi si scioglieranno le riserve.
Redazione MilanLive.it