MILAN NEWS – Senza Champions League, sarà ridimensionamento per il Milan. Inevitabilmente. Un quarto posto quindi vitale per il Diavolo rossonero, da cui dipenderà la scelta del futuro allenatore e anche l’impostazione del mercato estivo.
Il Dt Leonardo, intanto, è già stato chiarissimo nel post partita di lunedì sera: “Gazidis conosce bene gli equilibri. È vero che siamo in una situazione non semplice, dobbiamo rispettare dei parametri in poco tempo. Dovremo parlarne, non ci sarà una smobilitazione, ma sicuramente non ci saranno grandi investimenti. Abbiamo fatto investimenti come Piatek e Paquetà, dei giovani, e questa sarà la linea del futuro. Questo è stato studiato, ma oggi non ci sono risposte. Per una società che arriva è importante capire cosa fare, ma sicuramente in estate non ci saranno grandi investimenti”.
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In effetti – riporta Tuttosport oggi in edicola – se già con i 50 milioni della qualificazione europea bisognava fare i conti fino al centesimo, in caso di fallimento serviranno invece dei veri e propri salti mortali. L’amministratore delegato Ivan Gazidis, in caso di scenario apocalittico, dovrà infatti fare un po’ di finanza creativa per diminuire il passivo di bilancio che si dovrebbe assestare tra i 70 e gli 80 milioni di euro. Dunque, in tal caso, prima degli acquisti e prima della chiusura dell’anno fiscale fissata nel 30 giugno, Elliott Management Corporation dovrebbe effettuare delle cessioni remunerative e portatrici di surplus per coprire il buco. Quindi sarebbe necessario l’addio di uno o 2-3 giocatori e a cui andrebbe aggiunto un mercato di secondo piano. Perché in tal caso, il Milan non punterebbe più ai primi obiettivi ma a profili decisamente più low-cost. Sarebbero troppo alte, soprattutto in quel caso, le richieste da 30-40 milioni per ogni singolo giocatore.
Redazione MilanLive.it