NEWS MILAN – Un mese senza goal. Per uno come Krzysztof Piatek, un’eternità. Un fatto surrreale. Uno scenario impensabile per chi, come lui, aveva festeggiato 8 centri nelle prime 9 uscite col Milan e puntava a una serie di record storici.
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E da quando si è fermato, anche il Diavolo si è inceppato: la squadra di Gennaro Gattuso è infatti precipitata dal 4° al 7° posto, media da squadra di bassa classifica. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, domenica a Torino l’ex Genoa ha conosciuto la seconda panchina in rossonero e si è trattata della prima vera bocciatura da parte del tecnico. A 4 giornate dalla fine e con la Champions League ancora alla portata, riaccendere il motore del centravanti dell’Est è vitale. Piatek e Gattuso ne hanno parlato anche a Milanello, e il tecnico non ha nascosto al di aspettarsi di più dal punto di vista della partecipazione alla manovra, visibilmente calata rispetto ai tempi d’oro di inizio anno. Ma il nodo principale da sciogliere tocca riguarda i rifornimento lì davanti: il 23enne va servito meglio, perché in area ci entra poco e di palloni ne vede ancora meno.
Per ovviare il problema, Gattuso si affiderà probabilmente all’energico Patrick Cutrone per un 4-3-1-2. Così che l’attaccante di Como possa dar manforte sostenendo un peso che il solo Piatek al momento non riesce a tenere. L’alternativa – conclude la rosea – è un trio di trequartisti con Suso, Hakan Calhanoglu e Lucas Paquetá alle spalle del bomber milanista, anche se in questo caso si tratterebbe più di una scommessa che di una certezza considerando le attuali condizioni fisiche e psicologiche del fantasista spagnolo e del numero 10. Lunedì sera a San Siro, contro il Bologna dell’ex Sinisa Mihajlovic, bisognerà necessariamente ripartire.
Redazione MilanLive.it