Non sappiamo ancora come terminerà questa stagione, se il Milan andrà o meno in Champions League, ma cosa sicura è che per la prossima andranno effettuati molti cambiamenti. Questa volta la società non potrà sbagliare scelte nel proprio progetto di rilancio del club.
Innanzitutto bisogna prendere un allenatore nel quale credere ciecamente e con il quale condividere idee tecnico-tattiche. Leonardo e Paolo Maldini hanno ereditato Gennaro Gattuso, però la sensazione è che non abbiano mai creduto fino in fondo in lui. Anche a livello mediatico le prese di posizione in difesa di Rino sono sempre state poche e tardive. Persino dopo il recente Torino-Milan nessuno dei dirigenti è andato davanti alle telecamere a metterci la faccia, lasciando che fossero il mister e un Patrick Cutrone quasi in lacrime a commentare la situazione negativa della squadra.
Sicuramente comunicazione da rivedere da parte del management, ma anche scelta del tecnico da non sbagliare. Stanno circolando molti nomi e speriamo che venga scelto quello giusto. Serve una figura in grado di insegnare calcio. Da troppi anni vediamo il Milan giocare male, evidenziando lacune tecnico-tattiche gravi. Bisogna puntare su un allenatore che abbia una certa esperienza e che sia pronto per una sfida importante come quella di allenare a Milanello. Basta con gente poco esperta e che non riesce a dare sufficientemente la propria impronta al gruppo.
A proposito di gruppo, la dirigenza non può permettersi di sbagliare scelta sui giocatori. Sotto l’aspetto tecnico vanno presi rinforzi sicuramente di buona/ottima qualità, perché il livello attuale del Milan non è certamente eccellente. Non si possono chiedere miracoli ad un allenatore se la materia prima lascia a desiderare. Basta guardare qualche partita di Champions League per capire l’enorme gap che c’è. Ma non bisogna commettere errori neppure sotto l’aspetto umano e professionale. In questi anni a Milanello abbiamo visto troppi calciatori non degni indossare la maglia rossonera. Il rispetto delle regole, la professionalità e l’impegno sono le basi per ogni giocatore. Non c’è spazio per chi pensa di fare ciò che vuole.
Maldini e Leonardo, ma ci mettiamo pure Gazidis (che comunque nelle scelte sportive non sarà affatto escluso), saranno chiamati a mettere in piedi un progetto valido. Gli acquisti di talenti come Paquetà e Piatek, dimostratisi due innesti azzeccati sia tecnicamente che professionalmente, vanno nella giusta direzione. Bisogna aggiungere alla squadra altri elementi simili. La prossima estate rappresenterà un banco di prova importante per la società. C’è tanto da cambiare e poco margine di errore. Il gap dalla Juventus e dalle big europee è già elevato, non si può perdere ulteriore terreno.
Matteo Bellan