Una partita pazzesca al Camp Nou. Barcellona–Liverpool è stata uno spot per il calcio, l’ennesimo dopo l’Ajax e la sfida fra Tottenham e Manchester City. Lionel Messi ovviamente protagonista assoluto.
Una finale anticipata di Champions League. L’hanno definita così questa gara. E in effetti, per lo spettacolo visto, non sono andati così lontani. Ritmi altissimi, azioni da una parte e dall’altra: un qualcosa a cui noi italiani proprio non siamo abituati. Ad andare in vantaggio sono gli spagnoli con una rete di Luis Suarez, assist spaziale di Jordi Alba che taglia in due la difesa avversaria con un passaggio sublime; bravo anche l’uruguagio ad anticipare tutti e farsi trovare pronto sul primo palo.
Inizia la ripresa e il Liverpool spinge sull’acceleratore. Per almeno venti minuti, il Barcellona non riesce ad uscire dalla propria area. Mohamed Salah e compagni non riescono però a trovare la rete del pareggio. Ne approfittano i catalani, che raddoppiano con la prima rete di Messi. Un gol casuale: dopo la traversa di Suarez, l’argentino si ritrova il pallone lì e non deve fare altro che appoggiare in porta. Ma ciò che succede dopo segna in maniera indelebile questa edizione della Champions: Leo realizza un calcio di punizione dai trenta metri, palla sotto l’angolino e Camp Nou in estasi. Si tratta della rete numero 600 in carriera per l’argentino, che raggiunge così Cristiano Ronaldo.