CALCIOMERCATO MILAN – Il periodo negativo del Milan è iniziato dallo scorso 17 marzo, con la sconfitta nel derby e la squadra rossonera al terzo posto in classifica. Da quel momento una serie di risultati pessimi di settimana in settimana.
Preoccupa molto il rendimento dei singoli, calato al pari di tutta la squadra. Chi ha addirittura anticipato i tempi è Jesus Suso, in un periodo “NO” da inizio 2019. Il dato clamoroso è che l’ultimo suo gol è datato addirittura 21 gennaio in Genoa-Milan 0-2. Davvero clamoroso per un attaccante esterno del 4-3-3, con qualità tecnica di medio-alto livello. A fine 2018 aveva avuto qualche problema fisico, va ricordato. Dopo una prima parte di stagione decente, con 4 gol e 7 assist, negli ultimi cinque mesi Suso è stato letteralmente un peso per i rossoneri. Non vogliamo essere cattivi, ma purtroppo le prestazioni ne sono la prova.
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Qualche piccolissimo segnale di ripresa c’è stato tra Parma (un assist) e Lazio in campionato (un gol sfiorato ed in generale una prova non insufficiente) ma per il resto su di lui ci si trova a fare sempre le solite valutazioni: lento, prevedibile e impreciso. Un solo gol segnato in cinque mesi, e con prestazioni nettamente al di sotto della sufficienza, sono un ruolino di marcia davvero terribile per un giocatore che veste una delle maglie più prestigiose del mondo.
Il futuro di Suso è fortemente in bilico anche dal punto di vista del calciomercato. Il suo contratto è in scadenza nel giugno 2022. Il prossimo novembre compirà 26 anni, e la sua carriera è giunta ad un bivio: o rinnova con il Milan, trova nuove motivazioni, diventa più continuo e sale il livello delle sue prestazioni; oppure è giusto che le strade si dividano e lo spagnolo venga ceduto al miglior offerente. Proprio qualche mese fa si parla di rinnovo di contratto in estate, per eliminare la clausola rescissoria da 40 milioni.
Va detto che il suo rendimento non aiuta né il Milan a trovare un acquirente e venderlo ad una cifra vicina almeno ai 40 milioni di euro, né a lui stesso per trovare una nuova squadra ed in generale a chiedere un aumento di stipendio rispetto ai 3 milioni di euro netti che al momento guadagna in rossonero. Da qui alla fine di questa stagione mancano 4 partite, Gattuso crede ancora in lui, ma già dalla prossima partita contro il Bologna potrebbe finire in panchina per far spazio alle due punte, con Paquetà trequartista.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it