Capello: “Milan-Ronaldo, vi racconto un aneddoto. Cassano come Savicevic”

Fabio Capello
Fabio Capello (©Getty Images for Laureus)

NEWS MILAN – Una presentazione all’insegna dei ricordi rossoneri. Oltre ad Adriano Galliani, anche Fabio Capello ha preso parte all’incontro per il nuovo libro di Alberto Costa. L’ex tecnico rossonero ha raccontato alcuni retroscena molto interessanti.

Fu uno straordinario protagonista nel post Arrigo Sacchi. Nel 1994 vinse la Coppa dei Campioni ad Atene contro il Barcellona di Johan Cruijff: “Devo tanto a Farina, mi ha aiutato molto e ha puntato lui sulla mia possibilità di diventare allenatore. Ad Atene contro il Barcellona il mio capolavoro? Ci fu anche della fortuna nella sfortuna. Contro la Fiorentina, prima della finale, facemmo un disastro: perdemmo 2-0, avevamo mezza difesa fuori. Capimmo che Desailly non poteva giocare centrale, come fece contro i Viola, e prendemmo le giuste decisioni per andare a vincere quella partita

Parlando di Antonio Cassano, lo ha paragonato a Dejan Savicevic, vecchia conoscenza milanista: “Antonio era uno alla Savicevic, vedeva giocate che gli altri non vedevano, era una persona non semplice ma anche un buono. Non è riuscito a capire il suo valore: poteva essere tra i più forti, aveva velocità e forza fisica“. Poi un bellissimo aneddoto su Ronaldo: “Quando andai a fare allenamento, mi chiamò Berlusconi chiedendomi come fosse Ronaldo. Gli risposi che eravamo in trattative con squadre saudite, che pesava più degli 84 chili che doveva pesare e gli interessava mangiare, andare con modelle. Lui mi ringraziò, appese il telefono… e il giorno dopo Ronaldo era del Milan”. Sul più grande di sempre non ha dubbi: “Per me Van Basten. Maldini e Baresi avrebbero meritato il pallone d’oro”.

 

Redazione MilanLive.it

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