Kaladze: “Nel Milan nessun fenomeno. Spero che Gattuso resti”

kakha kaladze AC Milan
Kakhaber Kaladze (©Getty Images)

NEWS MILANKakhaber Kaladze è uno di quei giocatori che al termine della carriera ha deciso di fare tutt’altro. Ha lasciato il calcio nel 2013 per intraprendere l’esperienza politica in Georgia, il suo Paese.

L’ex difensore di Dinamo Kiev, Milan e Genoa è diventato sindaco di Tbilisi e nell’intervista concessa al quotidiano Avvenire ha spiegato che essere stato calciatore lo aiuta. Ha avuto modo di parlare del Milan di Gennaro Gattuso, che attualmente è quarto in classifica in campionato e non sta vivendo un periodo positivo: “Si tratta di una squadra che può migliorare molto. Non ci sono fenomeni. Gattuso sta facendo bene. Mi piace come lavora. Speriamo arrivi in Champions, vinca la Coppa Italia e guidi il Milan anche nella prossima stagione”.

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News Milan, Kaladze ricorda Gattuso e il passato

Il sindaco di Tbilisi ha proseguito ricordando storie passate riguardanti Gattuso stesso e altri ex compagni rossoneri con cui ha condiviso lo spogliatoio per molto tempo: “Una per ogni allenamento. Tutti i giorni c’erano scherzi e risse. Lo provocavo sempre. Eravamo più uniti che mai. Anche chi magari all’esterno poteva sembrare tranquillo, vedi Pirlo, in realtà non lo era. Eravamo grandi calciatori, amici e soprattutto uomini. C’era solo un problema…Come si vestivano i brasiliani. Inguardabili. O Filippo Inzaghi. Ricordo ancora un suo giubbino di pelle, mamma mia…. Paolo Maldini è una leggenda del calcio mondiale. Ora è nel posto giusto. Mi auguro costruisca un top team”.

A Kaladze viene anche chiesto quali siano i suoi ricordi più piacevoli vissuti ai tempi del Milan, quando ha avuto modo di vincere tanti trofei: “La gioia provata per la prima Champions a Manchester non si può esprimere a parole. Come la conquista della seconda Coppa dalle grandi orecchie. Io poi personalmente riservo un posto privilegiato alla rete decisiva siglata nel derby. E che soddisfazione vincere anche Intercontinentale e scudetto. I nostri tifosi possono davvero essere orgogliosi di noi. Peccato solo per la finale contro il Liverpool a Istanbul”.

L’ex difensore rossonero ha anche svelato qual è stato il gol più importante nel corso della sua carriera in maglia rossonera: “Quello all’Inter. Sono entrato nella storia. Con i nerazzurri c’era più rivalità rispetto alla Juve. La stracittadina la prepari in un altro modo. Respiri un clima particolare”.

 

Redazione MilanLive.it

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