Fischio finale a San Siro, Milan-Lazio 0-1: biancocelesti in finale di Coppa Italia, decisivo il gol di Correa nel secondo tempo.
Primo tempo all’insegna dell’equilibrio tra le due squadre, che giocano a specchio con moduli molto simili e con i quinti di centrocampo che si marcano a vicenda in maniera strettissima. AL 15′ infortunio di Milinkovic-Savic, che abbandona il campo tra le lacrime. Qualche occasione importante arriva dopo la mezz’ora: le prime due per i rossoneri, con Davide Calabria (al 40′ out per infortunio) a giro con il sinistro: Strakosha in angolo; poi con Jesus Suso il cui tiro dal limite dell’area è troppo strozzato. Rispondono i biancocelesti nel finale di tempo con due tiri pericolosi: il primo di Bastos in mischia, finito fuori di pochissimo; il secondo con Correa che chiede l’uno-due al compagno ma calcia su Pepe Reina che compie un grande intervento.
Nella ripresa parte bene la Lazio, che domina il campo e mette grande pressione agli avversari. Sfiora il gol di testa ancora Bastos su calcio d’angolo. Poi al 57′ su angolo a favore dei rossoneri, appena dopo l’ingresso in campo di Hakan Calhanoglu (che pressa male il difensore avversario che lancia la ripartenza) parte il contropiede decisivo della Lazio con Ciro Immobile che porta palla, sui 25 metri serve Correa lasciato libero da Kessie, e di punta batte Pepe Reina in uscita. Pareggia Patrick Cutrone di testa su assist di Suso, ma il guardalinee segnala il fuorigioco e il VAR conferma. Un colpo di testa di Piatek, unico pericolo creato dal polacco, sfiora il palo alla destra di Strakosha. Poi finale solo della Lazio, che non segna altri gol solo perché Reina si supera. I biancocelesti accedono meritatamente alla finale.
Milan-Lazio: tabellino, voti e pagelle
Marcatori: 58′ Correa (ass. Immobile).
Ammoniti: Luiz Felipe, Musacchio, Caicedo, Bakayoko.
Espulsi: /
MILAN: Reina 7; Musacchio 6, Caldara 6,5 (Dal 65′ Cutrone 6), Romagnoli 6+; Calabria 6,5 (Dal 40′ Conti 5), Kessie 5,5, Bakayoko 6, Laxalt 5; Suso 5, Castillejo 5,5 (Dal 57′ Calhanoglu 4,5); Piatek 5.
Allenatore: Gattuso.
LAZIO: Strakosha s.v.; Bastos 6,5, Acerbi 6,5, Luiz Felipe 6,5; Romulo 7, Luis Alberto 7, Leiva 7, Milinkovic s.v. (Dal 15′ Parolo 6,5), Lulic 6,5; Correa 7,5; Immobile 7.
Allenatore: S. Inzaghi 7.
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Milan-Lazio: le pagelle dei rossoneri
Reina 7: tanti interventi decisivi per tutto il match. Sfortunato sul gol di Correa, che di punta lo beffa in uscita.
Musacchio 6+: mette più fisico del solito contro i diretti avversari, fa spesso fallo ma quantomeno è vivo e attento.
Caldara 6,5: il nuovo esordio di Mattia in maglia rossonera merita ampiamente la sufficienza. Al centro della difesa a tre si comporta benissimo, e tiene bene contro la qualità avversaria. Bravo e al suo agio anche in impostazione, anche se qualitativamente pecca.
(Dal 65′ Cutrone 6: l’unico che prova a dare grinta alla squadra. Segna anche un gol, ma parte in anticipo rispetto al lancio di Suso e viene segnalato giustamente il fuorigioco).
Romagnoli 6,5: fa sempre bene il suo lavoro, senza sbavature. Dispiace aver subito un gol su un contropiede ampiamente evitabile.
Calabria 6,5: servito e trovato poco largo a destra, gioca più avanti rispetto a Suso. Ha un’occasione su cross di Castillejo, ma Bastos gli fa perdere l’equilibrio ma non c’è rigore secondo Mazzoleni. Poco dopo pericoloso con un tiro di sinistro dal limite dell’area, Strakosha fa una bella parata deviando in angolo. Problema al ginocchio sinistro, esce fra gli applausi.
(Dal 40′ Conti 5: dà l’impressione che fisicamente non sia al massimo. Da quinto non incide, così come da terzino. Spesso in proiezione offensiva, ma viene servito male ed è costretto ad affrontare un duello aereo impari con il difensore avversario).
Laxalt 5: Romulo lo mette in costante difficoltà su entrambe le fasi di gioco. Il sudamericano, nonostante una maggior freschezza sulla carta, non riesce mai a cambiar ritmo ed impensierire il laziale.
Kessie 5: va al piccolo trotto, non mette in campo la sua fisicità nonostante l’unico avversario che potesse metterlo in difficoltà in quel senso (Milinkovic-Savic) esce dopo un quarto d’ora. Sbaglia anche un paio di passaggi evitabili.
Bakayoko 6: solo nel primo tempo incide positivamente con le sue giocate in mezzo al campo in fase di costruzione. Nella ripresa si spegne insieme a tutta la squadra.
Suso 5: si fa vedere spesso in mezzo al campo venendo incontro con i tempi giusti, ma qualitativamente non fa mai la differenza. Nel primo tempo ha la chance dal limite dell’area, ma strozza il sinistro. Prevedibile.
Castillejo 5,5: gioca più dentro il campo, da trequartista nel 3-4-2-1, ma lo spagnolo non riesce a liberarsi con i tempi giusti e non viene nemmeno servito adeguatamente.
(Dal 57′ Calhanoglu 4,5: entra in campo come peggio non poteva. Pressa male il difensore da cui nasce il contropiede, anziché coprire la linea di passaggio. Poi cammina il mezzo al campo, e sbaglia un passaggio filtrante elementare per Suso che poteva mettere lo spagnolo davanti la porta).
Piatek 5,5: mai servito dai compagni, lasciato troppo spesso solo a lottare contro tutta la difesa avversaria
All. Gattuso 5,5: il modulo 3-4-2-1 dall’inizio è stata una novità importante, ma la squadra giocando a specchio limita solo nella prima mezz’ora l’avversario, poi subisce con troppa continuità le iniziative avversarie. Gli esterni non incidono, soprattutto Laxalt, e la zona centrale da centrocampo in su non è mai coraggiosa nelle giocate. Brucia subire gol su un contropiede evitabile, soprattutto se almeno uno tra Suso e Calhanoglu imparasse a calciare bene gli angoli. La reazione della squadra è stata poco convincente dopo il gol subito. Ora testa al campionato, l’obiettivo Champions League deve essere obbligatoriamente conquistato. Testa bassa e lavorare.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it