Analizzare una partita come quella contro il Parma risulta per certi versi straziante conoscendo l’importanza che aveva conquistare tre punti, e il ripensare a com’è stata giocata dai rossoneri.
Potremmo trovare mille attenuanti: dalla sfortuna del gol subito, al gol in fuorigioco annullato per pochi millimetri, o all’infortunio di Cutrone, ma gli alibi non ci sono mai piaciuti. E preferiamo lasciarli agli altri. Così come fa sempre Rino Gattuso, ci piace essere sinceri, non raccontare mezze verità e andare dritto al punto. Ieri l’atteggiamento generale della squadra è stato oltremodo deludente. La tensione del match non era ai livelli massimi di concentrazione, e purtroppo nemmeno a livelli mediamente sufficienti. Per l’ennesima volta è stato regalato un tempo all’avversario. E non si può pensare di chiudere la prima frazione senza creare pericoli all’avversario, anche perché così facendo si regala fiducia e convinzione anche alla peggior squadra del campionato. Basti pensare al Chievo Verona che ieri in due minuti ha steso la Lazio all’Olimpico.
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E se c’è un giocatore rossonero che in maniera emblematica ieri ha fatto tutto quel che un giocatore appena entrato non dovrebbe fare, quello è Lucas Biglia. Purtroppo ci troviamo a criticare un giocatore che da subentrato avrebbe dovuto dare freschezza alla squadra, la carica giusta per difendere e congelare il risultato, e preferibilmente consolidarlo. Ed invece si è assistito ad un errore dopo l’altro, assenza di filtro a centrocampo, nessuna giocata di qualità né tantomeno è stata sfruttata la sua esperienza nella gestione dei minuti finali.
La scelta di farlo entrare al posto di Calhanoglu da parte di Gattuso potrebbe anche essere criticata, ma con il senno di poi siamo tutti fenomeni. Le alternative a centrocampo dalla panchina erano quelle che erano, e al massimo si può mettere in dubbio la scelta di togliere dal campo Bakayoko. Ma anche quella, fatta sullo 0-0, è poi risultata positiva visto il gol segnato.
Proprio perché è inevitabile discolpare Gattuso per il cambio, ancora di più risulta deludente l’approccio al match di Biglia. Un giocatore della sua esperienza non può permettersi certi paesi falsi. Forse, e questa è una nostra supposizione anche un po’ cattiva, Biglia era poco concentrato a causa delle questioni di calciomercato discusse in settimana tra l’agente e la dirigenza rossonera, la quale a fine stagione vorrebbe cederlo o comunque ridurgli l’ingaggio. E se così fosse, sarebbe un brutto segnale di professionalità per il giocatore, il quale non ha mai dato segnali negativi in tal senso in questi anni.
Dopo questa prova altamente discutibile, chissà quante altre chance potrà avere l’argentino nelle ultime 5 partite che mancano alla fine del campionato. Probabile giochi in Coppa Italia mercoledì contro la Lazio, per dargli subito la chance di riscattarsi, e comunque far rifiatare uno tra Kessie e Bakayoko, più probabile il primo, i quali dovranno tirare la carretta fino alla fine, senza esclusione di colpi.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it