MILAN NEWS – Se c’è un pregio che il Milan in questa stagione, soprattutto nel girone di ritorno, ha dimostrato è quello di essere una squadra duttile, capace di ricrearsi anche a gara in corsa.
È ciò che è accaduto anche ieri nella trasferta di Parma, in particolare a livello tattico: come scrive la Gazzetta dello Sport l’anima trasformista della squadra di Gennaro Gattuso si è vista dopo un primo tempo giocato con il 4-3-3 come modulo di partenza, ormai un classico per la formazione rossonera, cambiato poi a partire dal 46′ minuto in un più offensivo e promettente 3-4-1-2, modulo completamente diversi per caratteristiche rispetto a quello iniziale.
>> Per seguire tutti gli aggiornamenti sulle news Milan, CLICCA QUI <<
La sostituzione di un Timoué Bakayoko troppo timido rispetto al solito con Patrick Cutrone ha di fatto stravolto l’impianto tattico: difesa a tre con l’abbassamento di Rodriguez sulla linea dei centrali, Borini e Conti esterni a tutto campo (quest’ultimo poi sostituito dal più offensivo Castillejo), Suso libero di inventare sulla trequarti alle spalle di Piatek e il neo entrato Cutrone.
Un Milan super offensivo e molto duttile, ma ciò che è mancato ieri è stato l’apporto del centrocampo, sempre in difficoltà ed in inferiorità numerica contro la mediana del Parma, meno tecnica ma molto più aggressiva e dinamica. Kessie e Bakayoko hanno passeggiato, Calhanoglu troppo spesso è girato al largo senza inventare nulla di eccezionale. Poco e nulla in una fase di campionato dove tutti cercano di fare bella figura e squadre come quella emiliana cercano voracemente punti per salvarsi in anticipo. Insomma, si possono fare tutti i cambi tattici e gli schemi alternativi che si vuole, ma Gattuso deve lavorare sulla consistenza perduta del suo centrocampo.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it