CALCIOMERCATO MILAN – Martedì sera l’Ajax ha regalato grande spettacolo all’Allianz Stadium. Il mondo del calcio intero è rimasto estasiato dalle prodezze di questa giovane squadre di fenomeni.
Si sono messi in luce alcuni straordinari talenti. A parte Frenkie de Jong e Matthijs de Ligt, sulla bocca di tutti già da qualche anno – uno già del Barcellona, l’altro quasi -, ha sbalordito la prestazione di Donny van de Beek. Un trequartista moderno, agile e intelligente: è perfetto per fare quel lavoro di raccordo fra centrocampo e attacco. Si inserisce, segna, ha visione di gioco e dà garanzie anche sul piano fisico. Insomma, un fenomeno. Che ora può considerarsi un rimpianto del Milan, come scrive Alfredo Pedullà sul ‘Corriere dello Sport’ di quest’oggi.
Come scrive il noto giornalista, esperto di calciomercato, Massimiliano Mirabelli e la proprietà cinese lo avevano braccato. Operazione da 25 milioni totale, veniva considerato un Franck Kessie più disciplinato. Poi si è rivelato un calciatore molto diverso. La situazione poi è cambiata: Yonghong Li ha fatto saltare il banco e il direttore sportivo non ha avuto modo di chiudere la trattativa. Sarebbe stato un ultimo grande regalo prima di dire addio. Ma è un rimpianto sopratutto sull’aspetto economico: quei 25 milioni oggi sono diventati 50. Una cifra che il Milan attuale sicuramente non può permettersi, a fronte della delicata situazione finanziaria e delle sanzioni UEFA. Eppure sui social i tifosi sono letteralmente impazziti per Van de Beek e chiedono a gran voce il suo acquisto. Ma non sanno che il giocatore era già praticamente rossonero. Serviva poco per chiudere, ma poi non se ne è fatto nulla. E oggi la società lo rimpiange. Perché è un calciatore che servirebbe molto all’attuale formazione milanista: ha gamba, ha personalità, ma soprattutto ha tecnica e gran tempi di inserimento. Parte da trequartista, ma nell’Ajax spesso si ritrova a fare il centravanti, con Dusan Tadic che arretra di qualche metro per fare gioco. Insomma, un talento che andava preso e Mirabelli lo aveva già capito. Peccato.
Redazione MilanLive.it