MILAN NEWS – Tiémoué Bakayoko e Frank Kessie sono nell’occhio del ciclone, vero, ma chi rischia, in realtà, sono i biancocelesti per la rissa scatenata al triplice fischio di Milan-Lazio: è questo quanto evidenzia Tuttosport oggi in edicola.
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Il gesto dei due centrocampisti rossoneri, infatti, è entrato nel radar del giudice sportivo su sollecitazione del procuratore federale ma difficilmente si applicherà uno strumento che, solitamente, entra in azione in caso di condotta violenta o gravemente anti-sportiva non vista dall’arbitro. Più verosimilmente, Bakayoko e Kessie potrebbero essere oggetto di una successiva indagine della Procura federale con tempi più lunghi in virtù di una violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza (articolo 1 del Codice di giustizia sportiva). Dalla Figc, in effetti, fanno sapere che la decisione degli inquirenti verrà presa dopo la pubblicazione del comunicato del giudice sportivo.
Ma sulla scrivania di Gerardo Mastrandea ci sono anche i fascicoli riguardanti la rissa scatenatasi a fine match a San Siro. E dalle prime ricostruzioni – assicura il quotidiano – chi rischia di più sono proprio i giocatori di Simone Inzaghi. E’ Luiz Felipe, per esempio, che corre a spintonare Suso dopo le scintille con Lucas Leiva. Così come è Patric che tenta di colpire Kessie nella mischia. Tra i milanisti, invece, il più infervorato sembra Andrea Bertolacci. L’arbitro Gianluca Rocchi e i suoi collaboratori, inoltre, potrebbero avere annotato qualcosa anche sulle proteste nel tunnel e negli spogliatoi. Particolarmente accese quelle del dirigente Igli Tare e di Simone Inzaghi. Il modo peggiore per surriscaldare la semifinale di ritorno di Coppa Italia in programma tra 9 giorni.
Redazione MilanLive.it