MILAN NEWS – L’importanza della vittoria di ieri del Milan sui rivali diretti della Lazio è a dir poco vitale, visto che la squadra di Gennaro Gattuso torna a blindare il quarto posto allontanando una concorrente insidiosa.
I rossoneri respirano dopo un mese tremendo, con un solo punto raccolto in quattro gare giocate, anche se la classifica ancora sorride a Romagnoli e compagni. Ma analizzando il successo del sabato sera di San Siro, c’è da dare i giusti meriti soprattutto ad un Gattuso trasformatosi in stratega eccellente, visto il cambio tattico che ha in qualche modo spronato il suo Milan verso la vittoria.
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Il Milan se l’è giocata alla pari, ma nel primo tempo di ieri ha dimostrato alcuni difetti strutturali: pochi rifornimenti offensivi per Piatek, scarsa pericolosità ed il solo Calhanoglu (lontano troppi metri dall’area laziale) a rendersi pericoloso. Il 4-3-3 è apparso statico e più preoccupato alla fase difensiva, tanto da far propendere Gattuso per uno stravolgimento di modulo decisamente ardito ma azzeccato.
Il tecnico calabrese ha approfittato dei problemi occorsi a Romagnoli e Calabria per rivoluzionare il tutto: spazio a Zapata e all’esterno Laxalt e passaggio ad un più estroso 3-4-1-2, con l’uruguayano e Borini esterni larghi, Calhanoglu spostato sulla trequarti e Suso al fianco di Piatek per dare una mano in fase offensiva.
Un’idea giusta quella di Gattuso che ha dato pericolosità e profondità al gioco del Milan, creato superiorità numerica tra le linee avversarie e equilibrato lo schieramento tattico. Non a caso i rossoneri con questo modulo hanno subito pochissime offensive avversarie e vinto la partita con le incursioni giuste. Un’ipotesi tattica che il Milan non deve sottovalutare e che mister Gattuso potrebbe pensare di riproporre anche con altri interpreti come Conti, Paquetà e Cutrone.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it