CALCIOMERCATO MILAN – Ancor prima sentenze e sviluppi, le conseguenze del fair play finanziario ricadono già prepotentemente sul Milan. Secondo quanto infatti riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è solo e unicamente a causa di quest’ennesimo imprevisto che il Dt Leonardo non ha già chiuso l’acquisto di Everton del Grêmio.
Elliott Management Corporation, del resto, si trova attualmente in un fastidiosissimo limbo che non permette margini di movimento concreti. Così, nonostante la volontà e la possibilità di muoversi in anticipo su alcuni fronti, la proprietà è chiamata a temporeggiare in attesa di aggiornamenti da Nyon.
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Calciomercato Milan, fatta per Everton ma il fair play finanziario blocca tutto
Proprio per questo – riferisce la rosea – Leonardo è parecchio irritato dalla vicenda: senza, infatti, avrebbe probabilmente già chiuso la trattativa per il talentuoso esterno classe 96. Anche perché – riferisce la rosea -, dopo un nuovo silenzioso blitz, il dirigente rossonero ha di fatto bruciato la concorrenza dei club di Premier League. Ma azzardare un secondo colpo ‘alla Paquetá’, senza una prospettiva chiara, potrebbe incrinare i rapporti con l’Uefa in un momento già estremamente delicato. Così la società è tenuta a frenarsi al momento, nonostante il giocatore rispecchi il rinforzo offensivo ideale per talento e caratteristiche.
Paolo Maldini, intanto, ieri si è espresso così in merito alla vicenda e il deferimento giunto da Nyon. Ecco le dichiarazioni riportate dal quotidiano: “Non è una sorpresa, con l’Uefa c’è un dialogo settimanale e la decisione riguarda gli anni precedenti a Elliott. Dobbiamo essere pronti a tutto e abbiamo tante armi. Anche l’anno scorso dovevamo essere esclusi dalle coppe europee e poi è intervenuto il Tas”. Ma la strada tracciata, almeno quella del Milan, è la via della diplomazia: “Non vogliamo un confronto duro e senza dialogo. Il Fair play ha azzerato i debiti nel calcio europeo che ammontavano a circa due miliardi, ma non permettere a una società sana e senza debiti di intervenire sul mercato è anche incostituzionale, e ciò emergerebbe in qualsiasi tribunale civile. Non vogliamo andare allo scontro, comunque l’Uefa ha ben capito che il Milan è una società sana, con persone competenti e vuole tornare in alto”.
Redazione MilanLive.it