MILAN NEWS – “Un atto dovuto che ci aspettavamo, un passaggio formale dentro un processo ancora lungo”, così il Milan ha definito il deferimento UEFA giunto ieri. L’ottimismo del club – riferisce il Corriere della Sera – è l’unica vera buona notizia in un mare di controversie e situazioni ingarbugliate.
>> Per seguire tutti gli aggiornamenti sulle news Milan, CLICCA QUI <<
La situazione, infatti, è molto più complessa, e, almeno in linea teorica, potrebbe portare anche all’esclusione dalle coppe. Secondo la procedura seguita fin qui, se si arriva alla Camera giudicante, è perché la Camera investigativa ha negato il patteggiamento previsto dal settlement agreement. A tutti i club è stato concesso il settlement, tranne al Milan cinese: ora o non è stato chiesto seguendo un’altra strategia, oppure è stato negato di nuovo.
Fatto sta che il Milan è stato rinviato a giudizio per le violazioni delle stagioni 2015-16, 2016-17, 2017-18. Si includono conti già giudicati (bilancio Berlusconi), più la stagione cinese, chiusa con una perdita di 126 milioni. Come si sa, il Milan era già stato sanzionato dalla Camera giudicante per il triennio precedente: la prima sanzione era stata l’esclusione dall’Europa League, poi la punizione, dopo il ricorso al TAS che ha riammesso i rossoneri nel torneo internazionale, è stata di una multa 12 milioni di euro, il limite di 21 giocatori in rosa per le Coppe e l’esclusione dall’Europa se nel 2021 non sarà raggiunto il pareggio di bilancio. Ed è questa la parte che il Milan contesta: serve più tempo per investire e rientrare dal rosso.
Ora si attende il nuovo ricorso a Losanna. E il Milan – sottolinea il quotidiano – quindi potrebbe essere costretto a presentarsi alla camera giudicante prima di conoscerlo, e in ogni caso ci arriverebbe da recidivo. Ecco perché, accanto alle sanzioni amministrative e alle limitazioni sportive, non è possibile escludere dal novero delle possibili pene anche il bando dalle Coppe. A meno che, in parallelo alle azioni legali del Milan e ai passaggi formali dell’Uefa, non sia in corso un lavoro diplomatico e non si pensi di arrivare a un accordo in sede di camera giudicante.
Redazione MilanLive.it