CALCIOMERCATO MILAN – Nell’estate del 2017 il Milan ha subito una vera e propria rivoluzione. La squadra è stata ribaltata da Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del club nell’anno targato Yonghong Lì.
La base di oggi è stata creata da lui. Che però non riuscì in nessun modo a realizzare il grande sogno dei tifosi: riportare a San Siro un grande centravanti. Ci andò molto vicino con Pierre–Emerick Aubameyang, come ha poi rivelato lui stesso in alcune recenti interviste. C’era già l’accordo con il calciatore, allora attaccante del Borussia Dortmund. Ma le richieste altissime dei tedeschi complicarono la trattativa. Mirabelli lo ha definito un rimpianto. Ed in effetti, un profilo come il suo avrebbe fatto molto comodo ai rossoneri quell’anno e non solo.
Aubameyang stasera sarà uno dei protagonisti di Arsenal-Napoli. Di fronte si ritroverà Carlo Ancelotti, un allenatore che lui ha avuto modo di conoscere di sfuggita durante la sua breve (ed infelice) esperienza al Milan nel 2007, anche se l’attaccante non è mai stato con la prima squadra. Sì, perché il gabonese giocò soltanto con la squadra Primavera, mentre i suoi fratelli Catilina e Willy fecero delle brevi apparizioni con i grandi. Pierre-Emerick, dopo una serie di prestiti, nel 2011 passò al Saint-Etienne, dove è avvenuta la sua definitiva esplosione. Quindi il Borussia Dortmund ed infine il trasferimento all’Arsenal nel gennaio del 2018 per oltre 70 milioni. Il sogno di Mirabelli è quindi rimasto tale, anche perché non ha avuto più la possibilità di provarci a causa dell’arrivo di Elliott Management Corporation e di Leonardo. Ma è chiaro che Aubameyang resta un enorme rimpianto, non solo per l’ex dirigente ma anche per il Milan. Che però si è poi rifatto grazie alla proprietà americana con altri due grandi centravanti: prima Gonzalo Higuaìn, durato soltanto sei mesi, ora Krzysztof Piatek, l’uomo a cui sono aggrappate le speranze dei rossoneri di tornare in Champions League.
Redazione MilanLive.it