NEWS MILAN – Il Milan alza la voce e a più di un tavolo. Perché se da un lato, stamane, la società rossonera si farà sentire con i vertici arbitrali nell’incontro in programma con l’AIA alla Lega di Milano, dall’altra, sullo sfondo, c’è sempre il braccio di ferro con la UEFA causa i problemi legati al fair play finanziario.
Come riferisce l’edizione odierna di Tuttosport, la società rossonera e la Federcalcio europea, infatti, sono ancora alla ricerca di un accordo extra giudiziario per evitare di tornare davanti al Tas di Losanna e ridiscutere le recenti sanzioni emesse. Il ricorso alla Cassazione dello sport, formalmente, non è stato ritirato da Elliott Management Corporation ma la trattativa è aperta e può esserci ancora un dietrofront. La camera giudicante, intanto, a breve si pronuncerà sul famigerato esercizio di bilancio 2017-18, ovvero quello chiuso con -126 milioni.
L’obiettivo del fondo statunitense è chiaro: non essere pesantemente, e ulteriormente, condizionato dalla precedente gestione. Così, nelle richieste fatte tramite i suoi legali, Elliott ha chiesto che questo anno fiscale venga considerato come ‘franco’ e che la rilevazione per rientrare nelle norme del FPF inizi dal bilancio sportivo di questa stagione. Il Milan, quindi, chiede che il termine ultimo sia fissato nella stagione 2021-22, così da usufruire di un anno in più per sviluppare i propri introiti. E nel mezzo – ricorda il quotidiano – c’è anche la decisione contestata in merito all’esclusione dalle coppe in caso di mancato raggiungimento del break even. Sarà un finale di stagione bollente per il Milan. Su più fronti.
Redazione MilanLive.it