NEWS MILAN – Durante la 31^ giornata si sono verificati errori davvero controversi in tema di rigori. In particolare quelli di Torino, in Juventus-Milan, e Roma in Lazio-Sassuolo. Due casi simili, ma decisioni opposto, che nella lotta alla Champions League possono risultare decisive.
Di questo e molto altro ha parlato Nicola Rizzoli, ex arbitro e ora designatore. In particolare ecco le sue parole in conferenza stampa sui due arbitri Fabbri e Abisso: “Fallo di mano di Alex Sandro? Episodio non supportabile. Stop? Preferisco parlare di gestione della squadra, sicuramente le persone che io metto in campo devono essere in forma e nelle condizioni di fare del proprio meglio. Dunque è solo una questione di gestione delle risorse. Quando l’errore è evidente l’arbitro fa esperienza e può migliorare imparando dai propri sbagli. Fabbri poco sereno? Non penso proprio, deve crescere ma ha grandi potenzialità. L’esperienza è fondamentale e la si fa passando anche attraverso gli errori. Anche io sono diventato più sicuro sbagliando, in questo modo si acquisisce maturità”.
Le parole del designatore #Rizzoli in Lega sui casi arbitrali dell’ultimo weekend pic.twitter.com/l4FbwvbGae
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Sull’episodio del calcio di Mario Mandzukic ad Alessio Romagnoli, intorno all’85’ e a gioco in corso, che sarebbe potuto essere punito con il calcio di rigore per il Milan: “Il VAR può intervenire quando c’è violenza, fosse stato ritenuto necessario ci sarebbe stata l’interruzione del gioco e il cartellino rosso. Sono situazioni di gioco che valutate dall’arbitro in campo, ritenute non violente, anche in base all’atteggiamento dei giocatori, da come vanno via… Se non viene reputata fallosa, il VAR interviene nel caso fosse valutato un chiaro errore”.
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Si torna a parlare delle valutazioni sui falli di mano: “Certamente sì, è il più complesso. Ci deve essere distinzione tra intenzione e volontarietà per differire da quello che è l’atteggiamento del difensore. Se parliamo di intenzione le cose sono due: quando il difensore marca allora si tende a non punire, mentre se un difendente ha l’intento di impattare la palla col corpo allora di tenterà a punire. Il braccio largo? Nel regolamento c’è scritto che non si deve aumentare il volume del corpo”.
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Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it