Gattuso azzecca le mosse anti-Juve. Ma a tradirlo sono i ‘senatori’

Gennaro Gattuso Juventus Milan
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

MILAN NEWS – Una maledizione doppia quella del Milan attuale quando incontra la Juventus, in particolar modo nelle sfide recenti giocate in trasferta.

I rossoneri ieri hanno perso per l’ottava volta consecutiva in Serie A all’Allianz Stadium: da quando la Juve ha cambiato casa passando nel bellissimo stadio di proprietà il Milan è sempre uscito sconfitto, dal 2011 ad oggi. Inoltre Gennaro Gattuso da allenatore rossonero ha raccolto il suo quinto k.o. di seguito in altrettante sfide ai bianconeri tra campionato e coppe.

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Eppure ieri Gattuso aveva azzeccato inizialmente tutte le mosse tattiche contro una Juve che sembrava focalizzata più sull’impegno di mercoledì sera in Champions League contro l’Ajax. Difesa rossonera ben protetta, Bakayoko mastino abile a sganciarsi anche in fase di pressing, Calhanoglu libero di svariare a tutto campo e la mossa Borini dal 1′ minuto, abile a dare equilibrio sulla fascia e tanto dinamismo alla squadra.

Un primo tempo davvero positivo quello del Milan, che segna con Piatek, reclama un rigore netto per mani di Alex Sandro e non concede neanche un’occasione nitida alla Juve, che fa fatica ad organizzare la manovra col suo 3-4-3 bloccato e squilibrato. Ma la ripresa consegna un Milan ancora una volta immaturo, in realtà abile a tenere testa ai campioni d’Italia fino all’ultimo ma allo stesso tempo spaventato dai cambi tattici di Massimiliano Allegri.

Gli ingressi di Kean e Pjanic cambiano il match, però Gattuso viene letteralmente pugnalato alle spalle da alcuni dei suoi ‘senatori’: Musacchio commette un ingenuo fallo da rigore su Dybala perdendo la lucidità che lo contraddistingue. Calabria regala alla Juve il sanguinoso pallone da cui nasce il 2-1 di Kean mentre Suso (ancora tra i peggiori in campo) non riesce mai a dare fastidio alla difesa bianconera. Il suicidio rossonero è completo: tra arbitro Fabbri ed errori individuali, lo Stadium resta un tabù inaccessibile.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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