NEWS MILAN – Ancora una volta, come dopo la Supercoppa, Juventus–Milan si porterà dietro molte polemiche arbitrali. La sconfitta è arrivata per errori individuali, ma non è un’alibi ammettere che la squadra rossonera ne esce pesantemente danneggiata.
Il calcio di rigore non concesso per fallo di mano di Alex Sandro è il caso più eclatante. Ma non è il solo. Nei minuti finali c’è anche il calcione a palla lontana (e in gioco) di Mario Mandzukic ad Alessio Romagnoli, non sanzionato né dall’arbitro Fabbri e né dal VAR. Ed era davvero difficile non vederlo, visto che è stato un gesto volontario ed evidente. Ma sui social le polemiche di tifosi e addetti ai lavori non si fermano a questi due soli episodi.
In molti hanno espresso i loro dubbi sul rigore concesso alla Juventus per fallo di Musacchio su Paulo Dybala. In presa diretta il fallo sembra netto e quindi penalty sacrosanto. Rivendendo le immagini, però, qualche dubbio resta. Sicuramente il difensore è ingenuo, ma il suo intervento è ostacolato dall’attaccante.
Come spiegato da Luca Serafini negli studi di ‘Milan TV’, il numero dieci della Juventus allarga la gamba (con la palla che sembra destinata ad uscire) e non permette a Musacchio di prendere la palla. Insomma, qualche dubbio resta, anche se sinceramente il fallo sembra esserci in ogni caso. Ciò che infastidisce i tifosi è però la differenza di trattamento: in questo caso Fabbri non ha avuto nessuna esitazione a fischiare il calcio di rigore.
Redazione MilanLive.it