Fischio finale all’Allianz Stadium di Torino: Juventus-Milan 2-1.
Parte bene il Milan nel primo tempo. Buone geometrie in fase di costruzione, favorite anche da un pressing mal fatto dai bianconeri. Subito Piatek vicinissimo al gol dopo pochi minuti: cross di Suso che supera Rugani, ma il polacco colpisce di testa senza trovare la porta da posizione molto favorevole. Un paio di insidie create dai bianconeri, ma la difesa risponde bene. Al 37′ episodio VAR, con l’arbitro Fabbri chiamato all’on field review per palese fallo di mano di Alex Sandro su cross di Hakan Calhanoglu, ma non viene concesso il rigore. Poco dopo errore di Leonardo Bonucci in costruzione: Bakayoko ruba palla, serve Krzysztof Piatek che solo davanti al portiere non può sbagliare. Nel finale di tempo gran parata di Pepe Reina su rovesciata di Mario Mandzukic.
Nella ripresa parte forte la Juve, in pressing alto. Ma è il Milan a sfiorare il raddoppio con Calhanoglu. Poi arriva la svolta del match: il rigore di Musacchio su Paulo Dybala, che batte Reina calciando centrale. Entrano Moise Kean e Pjanic, e i bianconeri alzano ancora pressing e qualità: ed è proprio il giovane italiano a segnare il gol del sorpasso su passaggio sbagliato di Calabria, intercettato da Pjanic. Poco prima occasione clamorosa sciupata da Piatek, che salta con estrema facilità Rugani, ma non riesce a calciare. I due entrati cambiano il match e il Milan si spegne. Assalto finale nemmeno abbozzato dai rossoneri, che comunque tirano ancora in porta pericolosamente con Calhanoglu. Nel finale clamorosa vista dell’arbitro Fabbri ma soprattutto degli uomini al VAR, che non vedono Mario Mandzukic scalciare irregolarmente Alessio Romagnoli in area: sarebbe stato rigore e doppio giallo, almeno, per il croato. Un errore per tempo a sfavore del Milan, che hanno indirizzato la partita, insieme alle due banalità rossonere nei gol avversari.
Altri punti persi dai rossoneri: nelle ultime 4 partite, solo 1 punto ottenuto. Adesso il quarto posto è a rischio, e nel corso delle partite di domani Lazio e soprattutto Atalanta possono provare ad accorciare e superare il Milan.
Marcatori: 40′ Piatek (ass. Bakayoko); 60′ Dybala (R.); 84′ Kean (ass. Pjanic).
Ammoniti: Bernardeschi, Mandzukic, Calhanoglu, Musacchio.
Espulsi: /
JUVENTUS: Szczesny 6; De Sciglio 5, Bonucci 6,5, Rugani 5; Spinazzola 6, Emre Can s.v. (Dal 25′ Khedira 6), Bentancur 5, Alex Sandro 5,5; Bernardeschi 6,5; Mandzukic 6,5, Dybala 5,5.
Allenatore: Allegri 7.
MILAN: Reina 6,5; Calabria 5 (Dall’86’ Cutrone s.v.), Musacchio 5, Romagnoli 6,5, Rodriguez 6; Kessie 6, Bakayoko 6,5, Calhanoglu 6+; Suso 6 (Dal 76′ Castillejo 5), Piatek 6,5, Borini 6.
Allenatore: Gattuso 6.
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Reina 6: qualche incertezza di troppo nelle uscite aeree. Incolpevole sul gol, bravo invece sulla rovesciata di Mandzukic.
Calabria 5: troppo clamoroso e decisivo l’errore in costruzione da cui nasce il gol della vittoria bianconera. Non soffre gli uno contro uno in fase difensiva, e supporta bene i compagni in avanti. Certe incertezze però costano troppo care alla squadra, e alla lunga condizionano il campionato.
(Dall’86’ Cutrone s.v.: l’assalto finale dei rossoneri non c’è realmente stato. In area sfiora il pallone di testa e poi arriva il tiro di Calhanoglu, ma nient’altro di rivelante per Patrick, ma non per colpa sua).
Musacchio 5: il rigore su Dybala è un’ingenuità che un difensore con la sua esperienza non deve e non può commettere. In difficoltà nel duello fisico e aereo con Mandzukic, sbaglia in più occasioni a lasciare sguarnita la difesa per andare in ‘non’ marcatura sull’avversario croato. Qualche buona lettura in scivolata nel corso del match, ma valutazione condizionata dall’errore sul rigore che dà la svolta alla partita.
Romagnoli 6,5: è sempre il migliore dei suoi nel reparto difensiva, ma il Milan continua a subire gol da troppe partite consecutive. Tanto nervosismo anche per la gestione alquanto discutibile dell’arbitro Fabbri.
Rodriguez 6: fa bene il suo lavoro, anche facilitato dalla pochezza avversaria sulla fascia di De Sciglio. Poteva avanzare maggiormente in avanti per supportare Borini, ma probabilmente aveva paura dei contropiedi e della velocità di Bernardeschi dalla sua parte.
Kessie 6: lotta fisicamente in fase difensiva con Mandzukic e compagni, tenendo bene per quasi un’ora. Poi perde le misure in qualche situazione. In avanti è sempre presente supportando l’azione, ma senza creare insidie rilevanti, purtroppo.
Bakayoko 6,5: partita più che sufficiente del francese, che tiene bene davanti la difesa gestendo positivamente entrambe le fasi di gioco.
Calhanoglu 6+: si dà da fare per tutto il match, correndo e dando geometrie in costruzione. Però resta acerbo in fase offensiva, a livello di tiri (mai coraggioso nell’andare alla conclusione) e soprattutto di cross. In zona offensiva è stato quello che ci ha provato di più, ma senza costringere il portiere avversario a miracoli.
Suso 6: sprazzi di vero Suso in certe situazioni. Si muove anche in profondità, dà meno punti di riferimento all’avversario, ed è autore di un paio di giocate interessanti a livello tecnico. Però l’incisività e la concretezza in avanti latitano anche per lui, e il Milan non porta via punti nemmeno stavolta allo Stadium.
(Dal 76′ Castillejo 5: poteva fare di più con la sua velocità e freschezza. Non è incisivo in avanti ed è un suo grosso limite ultimamente).
Borini 6: impegno, voglia e dedizione favoriscono la sua buona prestazione, anche facilitata da De Sciglio, difensore tutt’altro che irreprensibile. Prova anche il tiro in un paio di occasioni, senza trovare la porta.
Piatek 6,5: trova un altro gol importante, il decimo in rossonero e il 21° in Serie A che lo portano in testa alla classifica marcatori. Sfrutta la palla rubata da Bakayoko per battere indisturbato il connazionale bianconero. Nella ripresa avrebbe la chance per il secondo gol, ma dopo aver saltato in scioltezza Rugani, non è lucido nel provare il tempo del tiro.
All. Gattuso 6: primo tempo ottimo della squadra, che chiude in vantaggio di un gol e con un rigore non concesso. Nella ripresa due errori individuali di Musacchio e Calabria incidono sui gol subiti, e al Milan manca un altro rigore.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it