NEWS MILAN – Siamo alle porte di Juventus–Milan. I rossoneri, reduci da tre risultati negativi, non possono permettersi passi falsi. Ma per vincere all’Allianz Stadium c’è bisogno di un’impresa.
Gennaro Gattuso è apparso fiducioso in conferenza stampa, anche se consapevole delle difficoltà riservate dalla gara. Fare punti a Torino significa dare una svolta alla stagione e rimettersi in carreggiata. Sia sul piano della classifica ma anche per il morale. Battere la Juventus darebbe nuova linfa e carica per questo finale di stagione per mantenere il quarto posto. I bianconeri hanno chiuso la questione scudetto da tempo e sono con la testa alla Champions League. Mercoledì la squadra di Massimiliano Allegri sfiderà l’Ajax per l’andata dei quarti. Ma come ha già dimostrato a Cagliari, la ‘Vecchia Signora’ non farà sconti a nessuno. Per saperne di più sulle ultime dalla Continassa, la redazione di MilanLive.it ha intervistato Jacopo Gerna, giornalista della ‘Gazzetta dello Sport’ molto vicino all’ambiente bianconero.
Ecco il suo pensiero sulle possibilità che ha il Milan di fare risultato: “Difficile, molto difficile. Se fosse a San Siro sarebbe più facile. Pensare ad una Juventus completamente disconnessa a casa sua mi diventa difficile. Certo, la partita importante è quella di mercoledì, è evidente. Tutto è finalizzato all’Ajax. Il Milan sì, ha la possibilità di fare risultato se farà una buona partita, anche se non vedo una Juve in modalità Genoa o Empoli: prima dell’ingresso di Kean e Spinazzola, la squadra ha camminato per un’ora. Non li vedo così. Ma è chiaro che la testa inevitabilmente va alla Champions“.
Come si batte questa Juventus? Gerna la pensa così: “Starei dietro e proverei ad arrivare 0-0 a venti trenta minuti dalla fine e vedere cosa succede. Non gli darei troppo campo sinceramente. Cercherei di non scoprirmi, proverei ad allungare la partita e di sfruttare un episodio. Se si gioca a pallone, la Juventus ha dimostrato di essere superiore a chiunque in Italia, su ogni piano. La differenza la potrebbero fare i dettagli“.
Allegri non avrà a disposizione Cristiano Ronaldo e Giorgio Chiellini. Paulo Dybala è invece convocato e potrebbe giocare dall’inizio: “Credo farà uno spezzone, forse anche dall’inizio. Non credo giochi 90′, ma Allegri ha bisogno di provarlo in vista di mercoledì. Allo stato delle cose contro l’Ajax è un titolare. Ha saltato due partite ma domani gioca”. Gerna ipotizza la probabile formazione: “Szczesny, Cancelo, Bonucci e Rugani sicuri. A sinistra Spinazzola in vantaggio su Alex Sandro, che potrebbe riposare. Direi ballottaggio. A centrocampo sicuramente Emre Can, l’uomo più in forma della Juventus, è in condizione straripante. Fuori Pjanic, in mezzo gioca Bentancur e Matuidi a sinistra. Davanti Bernardeschi, Dybala e Mandzukic con Moise Kean pronto a subentrare“.
A proposito di Moise Kean, l’uomo del momento. Che però potrebbe partire dalla panchina. Ecco perché secondo Gerna: “O lui o Mandzukic. Dalla panchina molto meglio Kean del croato. Ti dà quel cambio di passo utile. L’esclusione di Kean dal primo minuto non credo sia una punizione per Cagliari, ma è chiaro che il pianeta Juve appena può gli dà qualche ‘bastonata sui denti’ al ragazzo. Nel senso positivo ovviamente. Bonucci è stato un po’ strumentalizzato e male interpretato, ma il messaggio era chiaro ‘vola basso e porta rispetto’. Poi lui l’ha detto male e il 50 e 50 poteva risparmiarselo. Ma vi assicuro che quel messaggio li, dai compagni e da Allegri, arriva un po’ tutti i giorni a Kean. Ha grandi qualità ma tende a volare un pochino alto sinceramente“.
Ma intanto lui continua a fare gol ed è un’arma pericolosa per il Milan a partita in corso: “Già ad agosto mi parlavano bene di lui. Mi dicevano ‘questo deve ancora imparare a giocare a pallone, ma quando ha la palla fa gol’ e lo ha dimostrato in Serie A. E’ un’arma a partita in corso. Lui sta sfruttando bene le occasioni che Allegri gli sta dando. Ed è quello che deve fare“.
Protagonista in questi giorni Leonardo Bonucci, sempre beccato dalle tifoserie. E anche gli juventini stessi lo hanno preso un po’ di mira. Un rapporto ancora non rimarginato dopo l’avventura rossonera: “Non è stato dimenticato del tutto l’annetto che si è fatto a San Siro… Se c’è da remare tutti dalla stessa parte lo si fa, ma prima lui era considerato uno dei tifosi, andava a vedere le partite in curva da squalificato. La cosa che lui sia andato al Milan non è ancora superata… La ferita magari non è aperta, si è un po’ cicatrizzata ma ci vuole poco a riaprirla… Lui è uno dei capitani della Juventus e un leader dello spogliatoio. Su Kean è stato strumentalizzato, voleva dire al ragazzo di andare ad esultare con i compagni e non esultare in faccia ai tifosi avversari. Il suo anno al Milan non è stato dimenticato, ma ad inizio anno lo fischiavano, oggi va meglio“.
Pasquale La Ragione – Redazione MilanLive.it